Juventus e Unesco contro il razzismo

A Parigi, nella sede centrale dell’organizzazione internazionale, il presidente Andrea Agnelli e il direttore generale Irina Bokova hanno firmato un accordo di collaborazione che vedrà la Juventus e l’Unesco operare insieme contro ogni tipo di discriminazione.

«La Juventus si è impegnata duramente nella lotta per l’inclusione e contro la discriminazione. Siamo felici di unirci all’Unesco in questa battaglia che consideriamo prioritaria per lo sviluppo sociale del calcio». Andrea Agnelli ha espresso così la propria soddisfazione dopo aver firmato, nella sede centrale dell’Unesco a Parigi, l’intesa che vedrà la Juventus e l’organizzazione internazionale operare insieme contro ogni tipo di discriminazione.

A ratificare l’accordo, insieme al presidente, era presente Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco: «Il calcio ha l’incredibile capacità di abbattere le abbattere e unire ovunque le persone – ha spiegato – L’Unesco è lieta di unire le forze con la Juventus, uno dei club più prestigiosi, nella lotta alla discriminazione e nel tentativo di rendere più inclusive e giuste le società, in modo che tutti i giovani abbiano la possibilità di emergere».

Il nuovo rapporto di collaborazione ci concretizzerà già il prossimo   2 giugno con l’Unesco Cup, che vedrà affrontarsi allo Stadium le Leggende di Juventus e Real Madrid. Il ricavato dell’incontro sarà destinato a due progetti per il recupero dei bambini soldato del Mali e della Repubblica Centrafricana, mirati a garantire loro un insegnamento tecnico e professionale, grazie al quale possano imparare semplici mestieri, essere autonomi e poter svolgere attività culturali, sportive e artistiche, insieme a corsi di alfabetizzazione per riacquistare la speranza e la fiducia in se stessi.

La Juventus inoltre finanzierà un progetto di ricerca inedito e prezioso, il cui obiettivo sarà analizzare la connessione tra fenomeni di discriminazione e contrasto all’inclusione a livello internazionale in relazione allo sport. La ricerca, che sarà poi contenuta in un documento, si propone di essere un utile strumento di valutazione per tutti gli stakeholders del mondo dello sport che da molti anni tentano di contrastare il razzismo e la discriminazione. Il documento dovrebbe essere redatto per la fine del 2015.

La Juventus aveva già mostrato il suo impegno a favore dell’inclusione con il progetto  “Un calcio al razzismo – Gioca con me”, presentato dal presidente Agnelli il 6 marzo scorso  proprio nella sede dell’Unesco di Parigi. Ora, con il finanziamento dello studio, per la prima volta una società calcistica si impegna in una ricerca così approfondita, affidandola a un’organizzazione internazionale come Unesco, che dalla sua fondazione nel 1945 in seno alle Nazioni Unite, è un punto di riferimento per la promozione del valore della cultura, e quindi anche dello sport, come motore per il raggiungimento della pace.

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