Israele: “Pronti ad estendere operazione a Gaza”. Striscia, 55mila sfollati palestinesi

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12:45 Continua ad essere aggiornato il bollettino delle vittime: altri undici palestinesi sono stati colpiti dai tiri dei carri armati israeliani contro la Striscia di Gaza, portando a 307 il numero totale dei morti palestinesi in poco più di 12 giorni di offensiva israeliana. Seppure il presidente americano Barack Obama e il primo ministro inglese, David Cameron, si sono detti d’accordo sul diritto di Israele a difendersi, dopo il colloquio i due leader hanno tuttavia convenuto sulla necessità di un cessate il fuoco prima possibile, sulla scia dei timori di un’ulteriore escalation e dello spezzarsi di vite innocenti, cosi come ha ribadito il capo degli affari politici dell’Onu, Jeffrey Feltman, nel corso della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza affermando che il cessate il fuoco nella zona sia indispensabile e urgente. Intanto però sono stati  complessivamente oltre 2.300 gli “obiettivi terroristici” colpiti a Gaza dall’esercito israeliano dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo”, come ha detto il portavoce militare israeliano spiegando che 1.137 di questi sono stati diretti contro le strutture di lancio dei razzi, 92 su basi di addestramento e accampamenti di militanti, 52 su depositi di armi e 270 su tunnel “usati per intenti terroristici”. La vera notizia del giorno però proviene dalle parole del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, il quale ha spiegato che l’ordine impartito all’esercito “è di tenersi pronto a una possibile estensione significativa dell’operazione”, non lasciando presagire nessuna tregua, infatti Israele ha ordinato agli abitanti di due campi profughi nella zona centrale di Gaza, Al Maghazi e Nusseirat, di sgomberare le proprie abitazioni per non restare coinvolti in futuri combattimenti. Questa notte invece, portando alla mente le vicende troiane narrate da Omero, un curioso attentato con un asino carico di esplosivo è stato sventato nella notte a Rafah, a sud di Gaza, da militari israeliani. Quando hanno visto l’animale che si avvicinava verso di loro i soldati si sono insospettiti ed hanno fatto fuoco facendo esplodere l’ordigno, secondo quanto riferisce il portavoce militare israeliano sottolineando che già in passato i palestinesi avevano fatto ricorso ad asini e cavalli per attaccare con ordigni esplosivi i soldati di Israele. Soldati israeliani hanno poi ucciso “un terrorista” che ha cercato di infiltrarsi in territorio israeliano dalla Striscia, come riporta la Radio militare secondo cui l’obiettivo era quello di “fare una strage in un villaggio di frontiera israeliano”. Parallelemente invece la tv israeliana Canale 10 informa che un civile israeliano è stato ucciso da un razzo di Hamas sparato da Gaza ed esploso in un insediamento di beduini nel Neghev, risultando così la seconda vittima israeliana dall’inizio delle operazioni. Intanto il numero dei palestinesi di Gaza sfollati negli edifici dell’Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi) è salito stamane a 55 mila, mentre ieri erano stimati in circa 35-40 mila, con una escalation fuori misura che di questo passo potrebbe trasformarsi persino in un pericoloso esodo di massa.

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About the Author: Giulio Borbotti