Lamezia, disabile cammina e guida motocarro: denunciato falso invalido

finanza lamezia28\07\2014 – Siamo di fronte all’ennesimo caso di frode allo Stato, infatti a Lamezia Terme un uomo percepiva dal 2003 una indennità di accompagnamento per una disabilità che in teoria non gli permetteva di camminare, ma in realtà, secondo i finanzieri del Gruppo di Lamezia, quest’ultimo camminava, anche se a volte con le stampelle, e guidava addirittura il proprio motocarro, un mezzo non propriamente accessibile a chi presenta delle invalidità. Per questo motivo, il falso invalido e’ stato denunciato per truffa aggrava dai finanzieri che gli hanno anche sequestrato beni per 45 mila euro, pari all’importo complessivo delle indennità di accompagnamento percepite dall’Inps e frodate dunque allo Stato. Dalle indagini sulla documentazione acquisita dai militari, è emerso che l’indagato, per gravi patologie psicofisiche da cui risulta affetto, non doveva infatti essere in grado di compiere da solo neanche i più elementari atti della vita, figuriamoci condurre un veicolo a motore. Da qui vi era la necessità di un’assistenza continua, da fronteggiarsi anche con il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento a carico dell’Inps, che aveva assegnato all’uomo anche una carrozzina per invalidi. Recentemente il falso invalido era stato nuovamente sottoposto a visita medica che avrebbe confermato, ma soltanto sulla carta per gli investigatori, la gravità delle patologie, rese evidenti dalla circostanza che, sulla base dei referti, l’indagato è arrivato alla visita della commissione medica in carrozzella e dimostrando poca collaborazione. I finanzieri però hanno visto e filmato in più occasioni l’indagato mentre tranquillamente camminava o guidava il motocarro lungo le strade di Lamezia Terme. All’indagato è stato quindi notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, dopo che gli sono stati sequestrati dei beni personali tra cui un immobile ed alcune disponibilità finanziarie. Se siamo certi che la giustizia in questo caso farà il suo corso, non ci si può esimere però dal chiedersi cosa spinga alcuni individui a reprimere quella legge morale di kantiana memoria che ognuno dovrebbe avere dentro di sé, arrivando a usare per guadagno personale false disabilità, giocando cinicamente con patologie invalidanti serie con le quali tanti altri convivono ed affrontano con tenacia una quotidianità in cui le risorse a loro disposizione non sembrano bastare mai, le stesse risorse economiche che invece gli vengono illecitamente sottratte e di cui potrebbero servirsi anche loro.

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About the Author: Giulio Borbotti