Empasse al Senato

renzi

di Carlo Viscardi – Che il 2014 fosse un anno “sui generis”, politicamente parlando, non v’era dubbio, basta vedere come è avvenuto “il cambio della guardia” alla guida del governo, nel giro di poche ore l’ex premier Letta, veniva rimpiazzato dal presidente Napolitano con Renzi, ma questa oramai è storia… Il nuovo premier promise nel momento della sua “instaurazione” a palazzo Chigi, “Una riforma al mese!”, oramai a parte il tanto sventolato contentino di 80€ mensili, nessuno si è accorto di queste famigerate riforme prima su tutte riforma elettorale, Titolo V e Senato. Ebbene entro l’estate, sempre da dichiarazioni dirette del premier , si sarebbe giunti alla conclusione di questa “telenovela” che ormai vede impegnati tutti i governi degli ultimi 20 anni, ma che non ha mai visto una conclusione a parte l’ormai tanto famigerato “Porcellum”. Ma il tentativo di mediazione tra Pd, M5S e Sel sul ddl costituzionale “ha avuto esito negativo, per cui stiamo riprendendo le votazioni” questa la dichiarazione rilasciata dal presidente del senato Grasso. Se il ministro degli interni, nonché segretario NCD, Angelino Alfano, mantiene il riserbo e non si pronuncia, ci pensa in sua “vece” il capogruppo di Ncd, nonché ex ministro del governo Berlusconi, Maurizio Sacconi che dichiara : “abbiamo solo perso tempo. Non c’è nessuna disponibilità di Sel e M5S”. Alla ripresa delle votazioni l’opposizione comincia a fare Bagarre, costringendo, dai banchi del M5S al suono delle urla : “Non si può, non si può”, ad una sospensione della seduta, il tutto confermato dal Tweet della senatrice M5S Paola Taverna : “Capigruppo inutile, come inutili i loro giochetti di partito. Iniziamo la battaglia. Si vota!”grillo
Luigi Zanda, senatore capogruppo del PD, n merito all’accaduto dichiara : “L’interruzione lavori è uno dei comportamenti più gravi. Se i senatori M5S pensano di intimidire i senatori Pd si sbagliano di grosso. Possono strillare quanto gli pare, possono fischiare e insultare, ma noi faremo il nostro dovere fino all’ultimo minuto.” Intanto, oltre al tweet sopracitato, ci pensa il leader M5S a gettare “benzina” sul fuoco dichiarando : “Che ci rimaniamo a fare in Parlamento? A farci prendere per il culo, a sostenere un simulacro di democrazia mentre questi fanno un colpo di Stato? Se non ci lasceranno scelta ce ne andremo”, tale affermazione viene rincarata dalle parole del capogruppo M5S al senato, Vito Petrocelli che afferma : “I nostri duecento emendamenti da qui non si muovono”.
“Se vogliono una settimana in più gliela diamo, voglio portare a casa il risultato, non segnare il punto”, ha confidato Renzi ai suoi, secondo quanto riporta Repubblica, quindi concedendo una settimana alla minoranza, vorrebbe dire rinviare tutto a Settembre, e quindi una delle fondamentali riforme, a dire del governo, arriverebbe forse per settembre…. Come come la Sibilla Cumana, Silvio Berlusconi Vaticinia : “Renzi si è chiuso in un angolo e adesso non sa come venirne fuori”, i toni duri, le minacce ai dissidenti e il rifiuto di ascoltare le minoranze, costringendole all’ostruzionismo parlamentare, hanno sortito come unico risultato quello di mettere alle strette lo stesso esecutivo, facendo esplodere le tensioni interne. Quindi tutte le promesse, le dichiarazioni e i “giuramenti”, come direbbero i nostri vecchi, andrebbero in “cavalleria”? – Rimanderanno per l’ennesima volta il problema a Data da Destinarsi? – Non mettendo mano a riforme più importanti per il paese, tipo una riforma fiscale che aiuterebbe veramente una ripresa economica, che sembra solo scritta sulle “loro” carte ma che la gente della strada non vede nemmeno col binocolo? Tutte domande cui la gente vorrebbe risposte.

banner

Recommended For You

About the Author: Carlo Viscardi