Ucraina, telefonata fra Putin e Poroshenko: verso un accordo per il cessate il fuoco

Sembra sia stato raggiunto un accordo per riportare la pace nella regione industrial-mineraria dell’est ucraino in preda da mesi al conflitto tra Kiev e i ribelli filorussi. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che durante la loro telefonata, Putin e Poroshenko “si sono accordati in gran parte sui passi che favorirebbero al più presto il cessate il fuoco tra i reparti militari ucraini e i miliziani a sud-est del Paese.

Il risultato della conversazione telefonica è stato un accordo sul cessate il fuoco permanente nel Donbass”, si legge nella nota ed “E’ stata raggiunta la comprensione reciproca sui passi che favoriranno il ripristino della pace”, conclude il comunicato. Si apre quindi uno spiraglio per la crisi in Ucraina con la conversazione telefonica che hanno avuto il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko in cui hanno raggiunto l’accordo per una “tregua duratura” nell’est dell’Ucraina, in base a quanto conferma anche il sito della presidenza ucraina.

I vertici dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk hanno annunciato di essere pronti a risolvere politicamente il conflitto con Kiev se le forze governative rispetteranno il cessate il fuoco. La notizia dell’accordo è stata salutata positivamente anche dai mercati internazionali con un balzo della borsa di Mosca e del Rublo, che ieri aveva registrato un record negativo. L’annunciato cessate il fuoco rappresenta una svolta nel conflitto che da mesi dilania la regione mineraria del Donbass e arriva proprio nel momento di massima tensione tra Mosca e la Nato ed alla vigilia del vertice della Nato che si terrà domani e venerdì in Galles.

L’Unione Europea sembrerebbe anche intenzionata a prendere in considerazione la possibilità di boicottare i mondiali di calcio in calendario nel 2018 in Russia per spingere il presidente Putin a modificare la propria posizione sull’Ucraina. Secondo quanto rivela il Financial Times questa ipotesi, che non fa parte della lista di nuove sanzioni che i 28 sono pronti a varare, è emersa in occasione di una riunione dei rappresentanti permanenti presso l’Ue.

banner

Recommended For You

About the Author: Giulio Borbotti