Il Milan e la maledizione del #9

L’attesa è finita, Fernando Torres scenderà in campo dal primo minuto questa sera nell’anticipo del Castellani, tra Empoli e Milan. Sono tante le aspettative che i tifosi del “diavolo” ripongono in “El Niño” attaccante capace di vincere tanto sia con la nazionale spagnola (mondiale e due campionati europei) che con il Chelsea (Champions, Europa League e Coppa d’Inghilterra). Sarà compito suo cancellare la “maledizione” del numero 9 in casa Milan. Questo numero, infatti, rappresenta da sempre il finalizzatore di ogni squadra, e a San Siro di numeri nove importanti ne sono passati tanti: Van Basten, Weah e soprattutto Filippo Inzaghi. Era il 13 maggio 2012 e durante Milan – Novara, Inzaghi alla sua ultima partita da calciatore, raggiungeva la presenza numero 300 in rossonero e realizzava il 126° goal con la maglia del Milan. Dopo di lui il vuoto; ha provato Pato a prendere la pesante eredità di SuperPippo ma i risultati sono stati pessimi, con il Papero che a fine stagione lasciò Milano. Toccò poi a Matri cercare di emulare le gesta del bomber piacentino, ma dopo solo una stagione in rossonero con 18 presenze tra campionato e coppa, e un solo gol all’attivo anche Matri fu costretto a lasciare il Milan. Ora toccherà a Torres rompere la maledizione! I presupposti ci sono tutti; la punta spagnola ha infatti già totalizzato 679 partite in carriera, segnando 259 goal. Non è un caso che il numero nove lo ha realmente tatuato sulla pelle (polso destro) e che possa avvalersi proprio dei consigli di Mister Inzaghi. Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano