Vanna Micalizzi: “una città civile e solidale, con più cultura e sport”

Secondo la candidata della lista “Cambiare Reggio Calabria officina Calabria” a sostegno del candidato sindaco, Giuseppe Falcomatà, una fetta importante del futuro di Reggio passa da una rinnovata attenzione verso i temi della solidarietà e dell’inclusività e dalla creazione di nuovi spazi aggregativi e di socializzazione

Vanna Micalizzi“La profonda crisi in cui versano sport e cultura nella nostra città sta letteralmente “tagliando le gambe” al futuro dei nostri giovani. Da un quartiere all’altro, non si parla che di strutture e impianti chiusi e di pesanti mortificazioni ai tanti virtuosi percorsi di crescita culturale intrapresi con tanto impegno e generosità, da quelle associazioni che da sempre propongono e incoraggiano coinvolgimento e partecipazione attiva e propositiva, dei cittadini”. E’ quanto afferma, Vanna Micalizzi, candidata della lista “Cambiare Reggio Calabria officina Calabria”. “Pellaro – ricorda Micalizzi – comunità cittadina ricca di storia nell’ambito delle attività sportive, dal calcio alla pallacanestro, oggi deve assistere al triste spettacolo di un palazzetto dello sport completamente abbandonato. E’ un colpo allo stomaco ma, soprattutto, è un colpo tremendo per tutti quei giovani che non possono svolgere in maniera adeguata la loro attività agonistica nei vari campionati”. “La sensibilità dei nuovi amministratori  – prosegue l’esponente di “Cambiare Reggio Calabria officina Calabria” – deve essere rivolta a questo vasto e prezioso mondo, improntando l’azione di governo della città, prima di tutto, in chiave solidale. Sono numerose le realtà associative impegnate nella promozione delle discipline sportive paralimpiche, che necessitano di adeguato sostegno e della giusta attenzione. Un universo di persone, nella gran parte dei casi animate da puro spirito volontaristico, che testimonia quanto sia importante lo sport quale speranza di vita e strumento formidabile per favorire i processi di integrazione sociale e per superare tutte le barriere poste da una comunità superficiale, incapace e disattenta. Oggi, oltre al calcio, che comunque fa registrare una diminuzione degli spazi in cui è possibile praticarlo, sono gli sport cosiddetti minori che hanno assunto una rilevanza determinante e che a volte hanno bisogno davvero di poco, in termini strutturali e di progettazione. Allo stesso modo, sul fronte culturale, per far ripartire le attività delle numerose associazioni teatrali, basterebbe il rilanciare la costruzione dei teatri a Pellaro e Gallico. Si tratta di progetti già avviati, ma mai portati avanti dopo l’intuizione scaturita durante la stagione amministrativa del compianto Italo Falcomatà. Proprio da visioni lungimiranti come quella – conclude Micalizzi – occorre ripartire, per ridare speranza ad un settore culturale che oggi è sulla “strada”, e certo non nel senso di artisti di strada, che sarebbe anche un fatto positivo, ma privati di un luogo idoneo per svolgere, attraverso l’arte, una preziosa opera educativa e sociale. Anche questo tassello, fondamentale per il vivere civile della nostra comunità, deve tradursi oggi in un impegno serio e, domani, in azione concreta”.

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