Berlusconi vuole riunire il Centrodestra, ma le contraddizioni sono tante

Per un Pd sempre più diviso, soprattutto nei temi del lavoro e della legge di stabilità, c’è, o dovrebbe esserci, una Forza Italia che tenta di ritrovare la strada dell’unità, nonostante i recenti colpi di scena di Silvio Berlusconi. Forse, però, più che di Forza Italia si dovrebbe parlare del centrodestra in generale e, di conseguenza, dell’ampia e variegata piattaforma dei più o meno moderati italiani. Berlusconi, infatti, nonostante le differenza, intende riunirli tutti per tornare a vincere, perché, secondo l’ex cavaliere, sono più le cose che uniscono rispetto a quelle che dividono.

L’obiettivo, dunque, dovrebbe essere quello di puntare dritti al governo del Paese, superando le divisioni. E di divisioni l’ex cavaliere ne sta creando diverse, a partire dalle aperture su unioni gay e ius soli, che sicuramente provocheranno conseguenze di non poco conto nel momento in cui si troverà a discutere, ad esempio, con la Lega Nord e Fratelli d’Italia che, non solo non sono propriamente ascrivibili all’interno della piattaforma politico-culturale del cosiddetto “moderatismo” di matrice liberale, ma hanno anche visioni opposte in merito alle tematiche suddette. Il leader di FI, però, al rischio divisioni, aggiunge anche quello della confusione.

Da un lato benedice la politica economica di Renzi, considerandola un revival di quella sua, dall’altro la condanna, sostenendo che porta troppe tasse; da un lato rivendica la centralità della famiglia tradizionale, fondata sul matrimonio, dall’altro apre alle unioni civili senza, tuttavia, voler abdicare ai valori cristiani; da un lato apre incautamente alla cittadinanza, dall’altro rettifica e chiarisce meglio la propria posizione. Insomma, a ben vedere, non si tratta proprio del festival della chiarezza, nemmeno sulle alleanze. Non si riesce a capire, alla fine, cosa si verificherà in merito ad Alfano e al Nuovo centro destra.

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Probabilmente sarà consigliato male. E sul banco degli imputati non può che finire, inevitabilmente, proprio lui, il consigliere politico Giovanni Toti, cosi attento nel mettere in evidenza le contestazioni e le confusioni interne al Partito democratico, sottovalutando, tuttavia, le ripercussioni che si potrebbero avere all’interno del centrodestra, a seguito non solo degli annunci degli ultimi giorni, ma anche di quanto si sta verificando concretamente. Le obiezioni sollevate da Raffaele Fitto sono, senza dubbio, legittime e condivisibili. Una piccola luce alla fine del tunnel sembra, tuttavia, palesarsi. Toti ha dichiarato di essere diventato più povero da quando fa l’europarlamentare, rispetto a quando lavorava come giornalista in Mediaset, manifestando, pertanto, l’intenzione di tornare a svolgere l’occupazione precedente. Ecco, trasformi l’intenzione in realtà concreta, sarebbe un primo passo avanti molto importante. 

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About the Author: Luigi Iacopino