Coni: bozza di legge regionale per lo sport. La Calabria comincia a muoversi

 

bozza di leggeMeglio tardi che mai verrebbe da dire. La Calabria sportiva dopo una latitanza di 26 lunghi anni, decide finalmente di regolamentare l’attività sportiva nella nostra regione con un documento stilato nell’ultimo consiglio regionale del coni, tenutosi a Vibo Valentia giorno 4 ottobre. Alla presenza dei presidenti del Coni Calabria, Mimmo Praticò, di Cosenza, Giuseppe Abate, di Crotone, Claudio Perri, di Reggio Calabria, Giovanni Filocamo, di Vibo Valentia, Rocco Cantafio, del vice presidente del Coni Catanzaro, Vincenzo Failla, del dirigente allo sport della Regione Calabria, Maria Gabriella Rizzo, e della maggior parte di presidenti delle federazioni, degli enti di promozione, delle discipline e delle associazioni benemerite dello sport calabrese, si è deciso all’unanimità di stilare la bozza di quella che, si spera in tempi brevi, andrà a diventare la legge di regolamentazione per lo sport calabrese. Va dato merito al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti ed al presidente del Consiglio Regionale, Francesco Talarico per l’impegno profuso e per aver dato priorità a questa importante normativa della quale la Calabria è sempre stata orfana. Gli interventi dei presidenti e dei dirigenti delle federazioni presenti hanno evidenziato le tante note dolenti che gravitano sull’attività sportiva calabrese: dalla carenza di impianti, alla rivalutazione delle tante strutture “incomplete” presenti sul territorio, fino all’ammodernamento e messa a norma di quelle esistenti, magari con un utilizzo polivalente ed operando nel rispetto della sicurezza. Grande attenzione è stata data anche alla possibilità di far accedere presso i suddetti impianti gli atleti diversamente abili che, duole dirlo, sono spesso emarginati a causa dell’inadeguatezza delle strutture. Altro tasto dolente, emerso durante i lavori del consiglio, è quello dei contributi dati dagli enti pubblici alle società ed alle associazioni sportive per l’attività e l’organizzazione di eventi e manifestazioni. Vi è la necessità di vigilare su tali somme di denaro in modo da evitare sprechi e andando ad investire là dove vi è più bisogno per migliorare i servizi offerti alla comunità. In conclusione, unanime è stato il riconoscimento dell’importanza di questo incontro conclusosi con un successo superiore ad ogni possibile aspettativa, in quanto, nonostante la sua grande varietà, il mondo dello sport calabrese ha risposto numeroso e, tutto sommato, compatto, con l’unico scopo di far venire alla luce una normativa che potrà, finalmente, risollevare le sorti dello sport in Calabria. Lo sport storicamente è il miglior viatico per l’educazione al lavoro, al sacrificio, allo stare in gruppo e la Calabria finalmente, con questo documento, ha detto: “Noi ci siamo”. Ci auguriamo che questo sia il punto di partenza per una nuova era dello sport calabrese.

Danilo Santoro

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