Il turismo fuori stagione

E’ finita l’estate, Reggio Calabria comincia la stagione autunnale ed un lungo inverno. La bella stagione accende la città dello stretto che ospita italiani e stranieri sia nei vari lidi messi a disposizione del pubblico sia in un alcuni luoghi cult come la Via Marina o i grandi locali cittadini che hanno una grossa affluenza di clienti nei tre mesi più caldi dell’anno. Ma quando finisce la bella stagione che succede?

Che, purtroppo, lentamente, Reggio si spegne e cominciano mesi in cui il turismo scompare e ci sono poche attrattive. Il tutto è normale per una città di mare, ma le ultime amministrazioni comunali hanno avuto come obiettivo quello di trovare nuovi modi per allettare i forestieri con alcune attrazioni che possono essere offerte per tutto l’anno.

foto di GNS

E quali sono? Sicuramente un punto di riferimento rimangono i bronzi di Riace, le due mitiche statue che danno prestigio al museo di Piazza De Nava e che sono ambiti ed invidiati da tutto il resto del Mondo. Le sculture grecaniche sono una grande attrattiva per turisti e studiosi affascinanti dalla maestosità di quest’opera il cui autore è ignoto ed avvolto nel mistero. Oltre che visitare il museo cos’altro si può fare in riva allo stretto?

Ci si può allontanare dal mare e salire in montagna perché comincia la stagione invernale di Gambarie, centro che, negli ultimi anni, ha finalmente capito che c’era bisogno di una scossa per svegliarsi dal torpore e cominciare a ragionare come paese che deve fare del turismo la principale fonte d’entrate. Infatti, sono state rimodernate le piste da neve e sono stati aperti dei locali che, durante l’inverno, allietano le serata di coloro che decidono di passare qualche giorno in una splendida località montana che ha grandi potenzialità. Cos’altro possiamo menzionare? Sicuramente il clima è sempre un’attrattiva perché, a parte qualche pioggia, Reggio è sempre baciata da sole anche se c’è poco altro da offrire. Bisognerebbe cominciare a ragionare su questi dati e trovare delle soluzioni per allungare i tempi dei massimi picchi del turismo annuale.

I mezzi ci sono e c’è anche una nuova imprenditoria giovane che ha capito che bisogna puntare su questo settore del mercato per poter avere una fonte di guadagno sicura. Reggio è diventata una città metropolitana e fa parte di un’elite importante di piazze italiane che hanno capito come sfruttare le rispettive potenzialità. Anche in questo caso, bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro perché Reggio Calabria non può fiorire solo tre mesi l’anno ma ha le caratteristiche per essere un continuo polo attrattivo. I prossimi gestori politici dovranno proseguire su questo percorso perché Reggio possa veramente diventare la Rimini del Sud..per trecentosessantacinque giorni…

Giuseppe Dattola

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