Disoccupazione Calabrese: dati veramente allarmanti

15\10\2010 – Che in Calabria la disoccupazione fosse una piaga sociale non c’era alcun dubbio, ma scorrendo i dati numerici emerge un quadro delle cose desolante e davvero deprimente. Il 65% dei giovani sotto i 25 anni non trova lavoro, contro la media nazionale del 26,2%, ed europea del 17%. I dati relativi alla disoccupazione totale invece sono in Calabria del 17,3% con un incremento annuo del 5,7%. Per quanto riguarda il lavoro femminile il tasso di disoccupazione calabrese è del 41%. Secondo i dati, sebbene a livello nazionale il numero degli inattivi negli ultimi decenni sarebbe rimasto sempre sulla stessa percentuale, dal momento dello scoppio della crisi a oggi è cresciuto il numero di persone che non cercano più attivamente un lavoro, e che per forza di cose sono tagliate fuori dal mercato del lavoro. In Calabria invece questi dati sono in controtendenza, denotando un’emorragia costante di posti di lavoro, che condanna la regione al record europeo di disoccupazione giovanile. Una percentuale molto netta di questi disoccupati, sono lavoratori in nero. Ricordiamo che la regione Calabria detiene anche il triste record del lavoro nero e irregolare con il 27,8%. Il tasso di occupazione registrato dalla CGIA di Mestre è del 13,4%. La crisi economica in Calabria ha colpito in maniera più dura rispetto altrove, proprio perché il tessuto occupazionale è più debole, le mafie sono più forti, la politica è impantanata in clientelismi e favoritismi, i buchi di bilancio sono all’ordine del giorno. Un dato positivo però, in mezzo a tanta negatività lo si trova: in Calabria abbiamo un tasso di crescita di nuove imprese del 1,2%. Dato in controtendenza rispetto a parecchie regioni italiane. Scorrendo le statistiche troviamo la Calabria agli ultimi posti per percentuale di abbandono scolastico 8,9%.

Salvatore Borruto

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