Regione. L’unità di cardiologia di Catanzaro su L’Espresso, soddisfazione di Talarico

Dopo i molteplici e recenti casi di malasanità registrati nella nostra martoriata regione, finalmente, l’ambito sanitario calabrese vede uno spiraglio di luce. A testimoniarlo è il servizio che il noto settimanale L’Espresso ha dedicato all’unità di Cardiologia ed Emodinamica dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. Grande soddisfazione è stata espressa dal mondo politico regionale, dal momento che la sanità è stata inserita come priorità assoluta nel nuovo governo Scopelliti. Portavoce di tale sentimento è il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico: “Un segnale molto positivo e incoraggiante per le prospettive della sanità calabrese l’ha fornito il settimanale L’Espresso che nel numero del 14 ottobre ha dedicato uno spazio rilevante e un lusinghiero servizio all’Unità operativa di Cardiologia ed Emodinamica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, facendo riferimento alla figura del professor Ciro Indolfi, ordinario di Cardiologia nell’ateneo calabrese, per indicare le nuove frontiere mondiali delle tecniche di cardiochirurgia nell’affrontare gli infarti delle coronarie – continua Talarico – La circostanza assume un particolare valore e non può che far piacere, visto che L’Espresso, com’è noto, non ha mai lesinato critiche alla sanità calabrese né può essere sospettabile di eccessive simpatie per il nuovo corso politico che i calabresi hanno voluto al governo della Regione”. Un giudizio super partes quindi quello pubblicato dal noto settimanale, un giudizio che vuole premiare quei purtroppo, pochi picchi d’eccellenza della sanità calabrese. Una sanità bersaglio di critiche feroci in questi ultimi anni, una sanità martoriata, una sanità che certamente non soddisfa i cittadini calabresi che vogliono un immediato cambiamento che, il neo governatore con la sua squadra sta, in mezzo a tante critiche, cercando di dare. “Bollato come una specie di inferno della malasanità, marchiato indistintamente come esempio solo negativo di arbitrii e disfunzioni – dice ancora Talarico – il nostro sistema sanitario ha, però, tante luci e anche importanti eccellenze in vari campi e specialità, con strutture, risorse umane e professionalità di grande valore che sono a volte d’esempio per medici ed equipe sanitarie di altre regioni e che in tanti casi vedono invertite le rotte dei cosiddetti “viaggi della speranza”, con malati di altri territori che scelgono di venire a farsi curare in Calabria. Nel sottolineare con soddisfazione i successi nella ricerca e nella cura degli infarti conseguiti dal professor Indolfi e dal suo staff dell’Università di Catanzaro, è mio dovere non solo complimentarmi ma pure ricordare che servizi giornalistici come quello dell’Espresso testimoniano che possono “fare notizia” anche le positività della sanità calabrese”. È un Talarico soddisfatto del lavoro svolto finora, orgoglioso del fatto che una rivista così importante abbia deciso di far vedere che nella sanità calabrese qualcosa di buono vi è. Ma non è certamente un Talarico appagato: “E’ compito del Governo regionale e, direi, delle forze politiche e sociali più responsabili nel loro insieme – conclude Talarico – intervenire per risanare il settore. Occorre proseguire con coerenza sulla strada del cambiamento che è stata finalmente avviata con determinazione dopo il voto dell’aprile scorso, per eliminare sprechi, abusi, interessi lobbistici e malaffare che hanno degradato tante realtà sanitarie della nostra regione e per riuscire a far pesare di più e a valorizzare le eccellenze e le tante, ottime professionalità mediche e paramediche che operano in Calabria”.

Danilo Santoro

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