La notizia ha davvero dell’incredibile, e fra lo stupore generale, l’ufficio del Commissario delegato all’emergenza rifiuti in Calabria ha emesso un comunicato attraverso il quale autorizza formalmente a ricevere circa 300 tonnellate al giorno di rifiuti campani, per aiutare la vicina Regione. Il governatore Giuseppe Scopelliti ha aggiunto che tutto questo serve per solidarizzare con la regione Campania, relativamente al grave problema che stanno vivendo le popolazioni di alcuni centri campani a causa dell’emergenza rifiuti. L’assessore regionale all’ambiente ha poi aggiunto che le sopra citate 300 tonnellate di rifiuti che arriveranno dalla Campania, non creeranno alcun problema ai siti di stoccaggio calabresi, né nei flussi, né nei quantitativi. L’impianto in questione è la struttura privata di Pianopoli. Ovviamente tutti i sindaci del comprensorio sono pressoché contrari e a margine della riunione del consiglio nazionale dell’ANCI, svoltasi a Lamezia Terme, hanno manifestato tutto il loro disappunto. Secondo gli amministratori, la nostra Regione è afflitta da problemi analoghi a quelli partenopei, e solo il caso per adesso, non ha fatto scoppiare un’emergenza simile. Per quale motivo proprio la Calabria dovrebbe accollarsi un simile onere? La nostra Regione è da circa un decennio dentro a una vera e propria emergenza rifiuti. Risulterebbe pericolosissimo aumentare il peso dei rifiuti nella bilancia delle nostre discariche, aumentando il flusso d’entrata, senza alcun accordo chiaro per conoscerne qualità, origine e durata dello sversamento dei rifiuti stessi. . Proprio in questi giorni il commissario straordinario Bertolaso ha detto di avere una lista di Comuni da sciogliere, perché non hanno attuato, a oggi, la raccolta differenziata. Se il Governo si caricasse di questi obblighi morali, azzerando di fatto tutte quelle amministrazioni morose, sarebbe un gesto di civiltà e di oculatezza, che andrebbe nella direzione della risoluzione del problema.
Salvatore Borruto
