Maltempo in Calabria: è l’ora della conta dei danni

Le cifre dei danni causati dal maltempo non sono ancora ufficiali, ma si parla di milioni di euro solo per la Piana di Gioia Tauro e altrettanto per tutte le aree del Vibonese e del Crotonese colpite dall’ondata di maltempo. Come detto le cifre non sono ancora certe, perché i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono impegnati a scavare e a cercare di liberare le strade e le abitazioni dal fango che le ha sommerse. Tante le famiglie sfollate, soprattutto quelle che occupavano i primi piani delle abitazioni, alcune salve per miracolo, rifugiatesi sui tetti delle case sommerse fino ai piani superiori. Stamattina intanto la statale 18 è stata riaperta al traffico, ma tutto il sistema viario è stato messo a dura prova con ponti divelti, strade distrutte e parecchi metri cubi di materiale a occupare le carreggiate. Le attività commerciali sono in ginocchio: già messe a dura prova dalla crisi economica hanno subito un colpo quasi mortale. Pesantissimo il bilancio in agricoltura con campi allagati e coltivazioni di agrumi e olivi danneggiati in maniera irrecuperabile, interi bestiami travolti dalle acque, capannoni distrutti o allagati ovunque. Se la zona tirrenica calabrese piange, la parte ionica non sorride. Un nubifragio, abbattutosi su Crotone, ha allagato completamente la città in maniera pesante soprattutto nella zona sud, già colpita dall’alluvione del ’96. A causa dell’esondazione di una fiumara che scorre proprio nella parte meridionale della città, tutte le strade e le abitazioni sono state allagate, costringendo gli abitanti dei piani inferiori a mettersi in salvo sui tetti delle loro case. Le automobili parcheggiate in strada sono state trascinate per parecchi metri e danneggiate in maniera pesante. I Vigili del Fuoco sono intervenuti con gommoni, mezzi anfibi ed elicotteri per trarre in salvo parecchie persone. Il nubifragio ha arrecato parecchi danni alla struttura alberghiera “Lido degli scogli”, con camere allagate e la distruzione della discoteca. Nei pressi della stazione ferroviaria è crollato un muro di circa 300 metri, e solo in tarda mattinata è stato riaperto il traffico ferroviario verso Sibari, Catanzaro Lido e Isola Capo Rizzuto. Per ottemperare alle mancanze Trenitalia ha attivato un servizio sostitutivo con dei bus. Intanto il Governo dichiarerà lo stato di calamità naturale dopo la richiesta avanzata dal governatore Giuseppe Scopelliti, secondo il quale, ringraziando il Governo e la Protezione Civile, per l’attenzione verso la Calabria. la situazione drammatica che si è venuta a creare, non può essere però risolta con i soli fondi disponibili della Regione.

Salvatore Borruto

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