Beni confiscati alla Mafia

La Commissione regionale contro il fenomeno della mafia ha ospitato il prefetto Mario Morcone, direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. “Sono qui per raccontare cosa stiamo facendo sul contrasto e sull’utilizzo dei beni mafiosi”, sono le parole di Morcone il quale ha, inoltre, sottolineato “l’importanza della legge di istituzione dell’Agenzia, frutto di una decisione bipartisan del Parlamento, fatto particolarmente importante sotto il profilo della volontà dello Stato di impegnarsi intensamente su questi temi”. Morcone ha posto l’attenzione sulla necessità che l’Agenzia nazionale possa trovare un interlocutore unico a livello regionale, per potere efficacemente coordinare tutte le attività connesse ed i rapporti con gli enti locali, in particolare, con i piccoli comuni che non hanno grosse disponibilità finanziarie autonome per riavviare attività confiscate o rendere agibili immobili, spesso oggetto di vandalismi prima della loro definitiva acquisizione. Morcone, infine, ha riaffermato il ruolo di struttura-madre della sede di Reggio Calabria dell’Agenzia, rispetto alle altre sedi decentrate. I dati fornitici dal prefetto Morcone sul totale di immobili ed aziende oggetto di confisca in Calabria sono significativi per ampiezza del fenomeno ed allarme sociale: 1532 confische complessive, di cui 1421 gli immobili e 111 le aziende. Solo nel reggino si contano, sul totale dei beni confiscati, 940 immobili e 81 aziende. In molti casi  si tratta di comuni che hanno scarsissima capacità finanziaria, per cui sarebbe necessario che all’interno della programmazione delle opere pubbliche nella regione, si individuasse una percentuale di risorse da destinare appunto al recupero produttivo e sociale dei beni confiscati. E’ condivisibile la preoccupazione del prefetto Morcone nella parte in cui esplicita chiaramente le cosiddette difficoltà ambientali che insorgono nel momento in cui proprio i comuni si vedono assegnati i beni. E’ un fenomeno, purtroppo, comune a tutta la Calabria e non solo riscontrabile nel reggino. Lo testimoniano gli innumerevoli attentati agli amministratori pubblici, intimidazioni e danneggiamenti. “In questo quadro, la proposta di legge regionale per istituire un’Agenzia regionale si muove in direzione di un rafforzamento del fronte istituzionale contro il crimine organizzato dove, in campo, non ci sarà soltanto un sindaco isolato, ma la massima istituzione calabrese”.

Giuseppe Dattola

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