I finiani abbandonano il Governo

Dopo tante parole ecco i fatti. Come previsto, ieri i finiani hanno lasciato il governo del quale non fanno più parte il ministro per le politiche comunitarie Andrea Ronchi, il viceministro al commercio estero Adolfo Urso e i sottosegretari per l’ambiente Roberto Menia e per le politiche agricole Antonio Buonfiglio. A loro si aggiungerà il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti dell’Mpa Giuseppe Maria Reina. I cinque invieranno a Silvio Berlusconi la lettera con le proprie dimissioni dall’esecutivo. Il coordinatore di Futuro e Libertà, Adolfo Urso, ha spiegato che «con queste dimissioni vogliamo chiudere una pagina e proseguire la legislatura con un nuovo governo di centrodestra». Le lettere di dimissioni sono state firmate e spedite dalle rispettive segreterie e sono arrivate sul tavolo del presidente del Consiglio intorno alle 13. Nel caso di un ritorno alle urne, i “futuristi” puntano ora a un’altra coalizione di centrodestra aperta a Udc, Api e Mpa, ha spiegato inoltre Urso. La mossa di ieri ha senza dubbio scosso le acque in casa Pdl che grida adesso al tradimento. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato oggi il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente del Senato, Renato Schifani, con i quali cercherà di fare il punto sulla situazione politica alla luce dell’uscita di un ministro, un vice ministro e di tre sottosegretari dal governo.

Filippo Turiano

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