Allarme terrorismo in Germania

Cresce la tensione in Germania dopo le rivelazioni dei media sul rischio di possibili attentati ai danni di obiettivi sensibili. Le autorità hanno chiuso la cupola del Reichstag che sarebbe nel mirino del gruppo terroristico di Al Qaeda. In mattinata invece una telefonata aveva dato l’allarme su una possibile bomba in una scuola di Jena, poi rivelatosi un bluff. Il portavoce del parlamento si è detto sicuro del ritorno alla normalità, fornendo le date della riapertura della cupola, meta di tutti i turisti che si recano a Berlino, ma la tensione resta alle stelle. Il settimanale Der Spiegel aveva anticipato la possibilità di attacchi da parte di Al Qaeda e, a conferma di ciò, anche il ministro degli interni Thomas de Maziere, aveva confermato l’alto livello di allarme. Secondo lo Spiegel questa era l’intenzione di Al Qaeda: «Nel piano dei terroristi, la presa di ostaggi e un bagno di sangue in uno dei luoghi simboli d’Europa. L’informatore della Bka, la polizia criminale tedesca, sarebbe un jihadista che si trova all’estero e che avrebbe parlato telefonicamente più volte negli ultimi giorni con il Bundeskriminalamt». Secondo l’informatore il commando sarebbe composto da circa sei persone, due delle quali si trovano a Berlino da circa otto settimane. Gli altri quattro terroristi, un tedesco, un turco, un nordafricano e un quarto di nazionalità sconosciuta, sarebbero pronti a partire. L’attacco sarebbe previsto per febbraio o marzo del prossimo 2011. Per quanto riguarda il finto pacco bomba nella scuola di Jena, degli sconosciuti hanno chiamato le Forze dell’Ordine, annunciando la presenza dell’ordigno nella cittadina vicino Lipsia. L’edificio è stato evacuato, oltre 550 bambini sono stati messi in salvo. Una collaboratrice della scuola ha fatto le seguenti dichiarazioni alla Bild: «Una voce giovane, maschile, ha detto semplicemente: c’è una bomba nella scuola. E’ stata una telefonata molto breve e precisa». Dopo un’accurata perquisizione si è capito che si trattava per fortuna di un falso allarme. L’allarme dunque rimane molto alto, con la sensazione che i timori dei giorni scorsi erano davvero fondati.

Salvatore Borruto

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