Coppa Italia di Subbuteo

L’ACT Reggio 2004 torna a testa alta dalla magnifica cornice di Chianciano Terme, sede della Coppa Italia di Calcio da tavolo. Una due giorni davvero emozionante che ha messo gli amaranto, di fronte alle migliori squadre del “Bel Paese”! La squadra del capitano Piero Ielapi si è classificata 11° uscendo agli ottavi di finale, contro i blasonati Eagles di Napoli del pluricampione Massimo Bolognino. Abbiamo intervistato il Presidente Salvatore Cotronei.

Presidente, facciamo un resoconto di questa competizione
Come giudica l’operato della squadra? La squadra si è comportata molto bene, siamo riusciti a superare il girone di qualificazione piazzandoci al secondo posto dietro la squadra di Ferrara (che poi è arrivata fino in fi nale dove ha perso contro i vincitori delle Fiamme Azzurre Lazio) grazie alle due vittorie contro le altre avversarie del girone e cioè il Subbuteo Club Taranto e l’Olimpique MonteCompatri.Questo ci ha dato morale, anche se poi agli ottavi l’incrocio non è stato dei più fortunati: gli Eagles Napoli, vincitori non più tardi di 3 anni fa della Champions League, erano fuori dalla nostra portata anche se l’incontro è stato in equilibrio per tutto il primo tempo. L’undicesimo posto finale ci inorgoglisce e conferma i progressi fatti negli ultimi tornei.

Come giudica invece l’operato dei singoli?

Anche i singoli sono stati bravissimi, una squadra ha bisogno dell’apporto di tutti i suio componenti, se anche uno solo dei quattro titolari non rende, a questi livelli la squadra non ha speranze di raggiungere traguardi importanti. Piero Ielapi nel torneo Veteran ha incontrato nel girone due avversari che militano in serie A, ci può stare un bottino di una sconfitta e un pareggio, Bruno Bagnato ha disputato il torneo Master, quello in cui partecipano i giocatori più forti del ranking e il suo girone era davvero proibitivo. Io ho vinto il mio girone e ai trentaduesimi di finale sono stato eliminato da Antonio Pizzolato, giocatore dell’Ascoli che milita in serie A, mentre Giulio Sergi non è riuscito a superare un girone di qualificazione molto equilibrato ed ostico.
Un altro ulteriore allenamento in vista del campionato?
Si,certamente: queste esperienze ti aiutano moltissimo a crescere e a migliorare certe attitudini di gioco, sia dal punto di vista dell’approccio mentale ad un torneo così lungo e difficile, sia dal punto di vista tecnico perchè qui il livello dei giocatori è molto alto e quindi bisogna entrare concentrati nella manifestazione sin dal primo incontro che, molto spesso, si rivela quello decisivo.

E che indicazioni si possono trarre da tutti questi tornei fatti sin qui in vista del campionato? Per essere più espiliciti, la Serie C non è solo un sogno….

La serie C è un traguardo difficile, ma ogni torneo è un piccolo passo in avanti che noi facciamo. Le nostre potenzialità a livello di squadra sono grandi, stiamo crescendo bene e possiamo ancora migliorarci. Per il momento il nostro primo obiettivo è quello di superare la fase a gironi per essere presenti a Fiumicino per la fase finale: vogliamo esserci e giocarci le nostre chances fino alla fine, anche se sappiamo che sarà molto difficile. A proposito di serie D, posso anticipare in via ufficiosa che la prima fase, quella che raggruppa le 10 squadre del girone sud, si disputerà a Reggio Calabria: la nostra candidatura sembra avere riscontrato il parere favorevole del Dipartimento Sport della Federazione che a breve comunicherà l’ufficialità della scelta. Per noi questo potrebbe essere un piccolo vantaggio, dobbiamo sfruttarlo al massimo.

Fabrizio Cantarella

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