Varese – Reggina: le voci dei protagonisti

Torna in campo la Reggina dopo la sosta per la coppa Italia e, come l’ultima uscita in quel di Novara, arriva una sconfitta per l’undici di mister Atzori. Davvero poco da recriminare per la Reggina che non ha praticamente mai impensierito il portiere varesino. Le assenze di Bonazzoli e soci cominciano a farsi sentire specie in fase offensiva dove la Reggina è nulla. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti nel post partita.

Gianluca Atzori “Ci è riuscito davvero poco, il risultato è giusto. Abbiamo affrontato un Varese al top e noi, forse, adesso non lo siamo. Credo ci sia stanchezza anche perché più di uno ha tirato la carretta fino ad oggi e mi auguro di riuscire a recuperare qualcuno per far respirare chi fino a oggi è stato bravo a far si che la Reggina si trovi in questa situazione di classifica. È un momento particolare. È la prima volta che ci capita di non creare palle gol. Ripeto, questa è una squadra molto giovane quindi a volte gli si chiede quello che ancora questi ragazzi non hanno, perciò abbiamo bisogno di crescere e di aspettarli perché è inevitabile, con i giovani funziona in questa maniera. Abbiamo subito due sconfitte (Novara e Varese) completamente diverse tra loro. A Novara per quello che abbiamo creato e per il volume di gioco espresso non ha nulla a che vedere con quello fatto oggi. Un po’ troppe persone oggi avevano il passaggio o l’idea più lenta quindi tutto è diventato più macchinoso non sembravamo noi”.

Giuseppe Sannino “Giocavamo contro una grande squadra, per colmare il gap tecnico, dovevamo dare qualcosa in più sul piano della grinta, dell’agonismo e della corsa. Siamo stati straordinari, abbiamo sofferto quando c’era da soffrire. La Reggina è una grandissima squadra, può tranquillamente andare in serie A. Questo è un campionato lungo, tutte le categorie sono difficili, la B lo è ancor di più perché sono quarantadue partite.  Bisogna vivere partita dopo partita, quindi non pensiamo troppo alla prestazione di oggi e voltiamo pagina”.

Francesco Acerbi “Il terreno da gioco era pessimo, controllare il pallone era veramente difficilissimo. Giocare palla a terra, con i giocatori di grande classe che abbiamo, quali Missiroli e Viola per esempio, è la nostra prerogativa: oggi non era assolutamente possibile. Era chiaro che questa partita poteva esser decisa solo da un calcio piazzato o da un episodio, spiace perdere così, con un gol casuale. Di positivo c’è che avremo subito una partita per riscattarci, vogliamo reagire subito contro l’Albinoleffe. Il Granillo è la nostra casa, ed a casa nostra non deve batterci nessuno. Avremo i nostri tifosi e la nostra rabbia, mercoledì vogliamo ottenere il massimo”.

Danilo Santoro

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