La Spagna nel caos

Come se non bastassero gli attuali problemi del governo Zapatero, la Spagna è immobilizzata dallo sciopero dei controllori di volo che bloccano di fatto tutti i collegamenti da e per la paese. La principale compagnia aerea, l’ Iberia, è costretta a cancellare tutti i voli e lascia a terra più di 320.000  passeggeri inferociti e senza la dovuta assistenza. Ma non sono solo i viaggiatori comuni a fare le spese di questo sciopero feroce, anche i giocatori del Barcellona  sono rimasti senza volo, ciò a dimostrazione che questa volta gli operatori del settore non hanno guardato in faccia  nessuno, come si suole dire. Solo durante le prime ore del pomeriggio di sabato 4 novembre lo spazio aereo è stato completamente riaperto ed il traffico aereo sta tornando lentamente alla normalità. Alla  base dello sciopero c’era la decisione del governo spagnolo di non cedere al  ricatto della categoria  dei controllori di  volo,  minacciando l’intervento dell’esercito nella gestione del traffico aereo civile. Fortunatamente, dopo la dichiarazione dello “ Stato di Allerta ”, lo spazio aereo è stato via via riaperto consentendo anche agli atri vettori (Alitalia,KLM,Air France)  di poter  riaprire le tratte con il paese iberico. Poteva davvero andare a finire male questo sciopero, a detta di alcuni non autorizzato, a detta di altri regolarmente comunicato alle  forze di polizia: si pensi che su un aereo diretto a Ibiza c’è stato un tentativo di occupazione da parte dei passeggeri che avrebbero voluto partire a tutti i costi, risolto solo con l’intervento dell’esercito. Questa vicenda spagnola rientra in un quadro più generale di crisi economica e sociale  nel quale il caos istituzionale e il  malcontento popolare, già da tempo diffusi, stanno per superare i limiti.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.