Calabria, i numeri sulla Sanità

E’ sui costi standard della sanità che, anche in Calabria, al pari delle altre quattro regioni del sud, si gioca la partita del federalismo nel settore: in ballo, per la regione, in base ai parametri (età e povertà) che saranno utilizzati nei trasferimenti dal decreto sul federalismo potrebbero esserci tagli o aggiunte di risorse. E’ quanto emerge dai dati pubblicati su Sud-Sole 24Ore ed elaborati su dati Cerm e Istat. Attualmente la ripartizione prevede per la Calabria risorse per 3.729 milioni di euro a fronte degli oltre 110 miliardi da distribuire tra le 20 regioni del Paese. I costi standard, meccanismo che è stato accettato dalle Regioni, saranno calcolati in base a due possibili parametri (e relative ipotesi) e dalla scelta che sarà seguita dipenderà l’ottenimento di più o meno fondi per il settore. Se, infatti, dovesse essere utilizzato il meccanismo della popolazione sull’età alla Calabria andrebbero 3.375 milioni di euro con un taglio pari a 354 milioni di euro. Al contrario, qualora venisse privilegiato il meccanismo della povertà la Calabria otterrebbe 3.995 milioni con un’aggiunta di 266 milioni. Un dato finanziario non da poco per una Regione che è alle prese con un piano di rientro dal deficit che è stato approvato e dovrà essere attuato da qui ai prossimi anni. Ma del fattore povertà al nord non vogliono proprio sentire parlare dal momento che le cinque regioni che dovrebbero essere utilizzate come campione, secondo la simulazione del Cerm (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Umbria) hanno un tasso di povertà molto basso 4,6% contro il 10,8% nazionale. A pagare di più, in questo caso, sarebbero le Regioni del Nord e anche il Lazio. Ecco una statistica importante che testimoniano alcune differenza fra nord e Sud e la situazione economica delle varie regioni. Usare come indicatori l’età media degli abitanti ed il loro reddito è sicuramente un mezzo valido per determinare la giusta spartizione degli stanziamenti previsti dal Governo per il settore Sanità anche se è chiaro che ci saranno amministrazioni regionali più scontente rispetto alle altre. L’ideale sarebbe fare tutto con equilibrio anche se il momento di difficoltà fa trasparire una certe attenzione perché la Sanità Locale è uno dei principali punti di polemiche che le Giunte Regionali italiane devono affrontare giorno per giorno.

Giuseppe Dattola

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