Il Presidente del consiglio, Berlusconi, ha chiesto al segretario generale del PD, Bersani, di collaborare con il governo per la stesura di un programma che avrebbe la finalità di tirar fuori gli italiani dall’odierna crisi economica. Molto si baserebbe sugli introiti che si ricaverebbero da un’ulteriore intensificazione nella lotta all’evasione fiscale . Mantenendo così inalterata la politica economica liberale che da sempre ha contraddistinto l’operato del Popolo delle Libertà. In questo modo, aggiunge il premier ,non si dovranno reinserire le tasse già eliminate o addirittura essere costretti al elevare le aliquote già esistenti. Bersani, appresa la notizia dell’improvvisa voglia di collaborare del Cavaliere, e ritenendo anacronistica la richiesta, respinge al mittente la proposta, puntualizzando che i tempi per una qualsiasi collaborazione sono scaduti da tempo. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sembra guardare con interesse alla una collaborazione bipartizan che programmi il futuro dell’ “impresa” Italia e che rilanci le sue quotazioni nel mondo . Il numero uno degli industriali esprime quindi tutta la sua preoccupazione per scelte odierne che vadano in senso totalmente opposto. Appreso il NO secco del PD , un Berlusconi amareggiato, dichiara che quel rifiuto non è una scelta responsabile per un paese che vuole risollevarsi e promette che governo e maggioranza faranno ugualmente di tutto per il bene della nazione. Adesso è un “muro contro muro” nel quale Bersani, appoggiato dall’opposizione tutta, chiede al Cavaliere di fare un passo indietro per il suo bene e quello dell’Italia intera. I prossimi giorni saranno decisivi, poiché ci sarà il confronto sul federalismo fiscale ,promosso dalla Lega Nord, se non passerà questo provvedimento ,molto probabilmente si tornerà alle urne. Staremo a vedere cosa accadrà, anche se già si sarebbe potuto agire per iniziare a migliorare la situazione economica del nostro paese.
