La biodiversità del Mediterraneo: Stretto di Messina e dintorni

La rubrica di quattro zampe, che finora si è occupata di animali terrestri come il cane, il gatto, il cavallo ecc… oggi si occuperà, grazie alla supervisione dell’esperto, Dott. Giovanni Foti, delle specie marine che popolano lo Stretto di Messina. Lo studio della biodiversità negli anni non ha occupato una posizione di rilievo perché ampiamente sottovalutato; è da diverso tempo che, grazie all’intervento degli Enti Locali, in collaborazione con ricercatori ed esperti nel settore si sono riscontrati risultati confortanti per quanto concerne la tutela del mare. Le attività di ricerca sono state principalmente orientate verso:

  • Valutazione del tasso di perdita della biodiversità.
  • Quantificazione e identificazione di specie alloctone non mediterranee (specie aliene).
  • Elaborazione di strategie di conservazione delle specie autoctone e degli habitat sensibili presenti.
  • Identificazione dei principali fattori di minaccia della biodiversità.

Lo Stretto di Messina, piccola superficie marina dell’oceano mondiale, è largamente popolato da numerose specie, grazie all’intenso idrodinamismo e l’abbondanza di sali di azoto e fosforo che lo avvicinano alle caratteristiche delle acque Atalantiche.

Tali condizioni favoriscono il proliferare di: Laminarie, grandi alghe brune, Corolla Spectabilis, nota con il nome di “farfalla di mare”, Pilumnus inermis, crostaceo decapode e l’idrocorallo Errina aspe. È ampiamente presente la fauna abissale, costituita dall’Ascia d’argento, (Argyropelecus hemigymnus) e dal Pesce Vipera, (Chauliodus sloani); nei pressi di Scilla, piccola località turistica Calabrese, troviamo delle vere e proprie foreste di corallo nero del Mediterraneo, tra le più estese al mondo. Trasferendoci sulla costa ionica, nei pressi di Ferruzzano e San Lorenzo, possiamo fare degli incontri ravvicinati con splendidi esemplari di tartaruga marina, Caretta Caretta; altri incontri che potrebbero non essere cosi piacevoli si possono fare, sempre sul versante ionico, con degli squali martello, squali elefante e altre specie appartenenti alla categoria “top predator”. Nel prossimo appuntamento con la rubrica quattro zampe, sarà proprio lo squalo, l’oggetto del nostro interesse, sempre in compagnia dell’esperto Dott. Giovanni Foti. Analizzeremo le abitudini, l’habitat e l’importanza della sua presenza all’interno delle nostre acque.

Giuseppe Foti in collaborazione con il Biologo Dottor Giovanni Foti

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