Intervista a Marco Laganà

La prima volta che ho visto giocare, anzi palleggiare Marco Laganà è difficile da dimenticare. Si vedeva che in quel ragazzo dal sorriso smagliante c’era un futuro campione. Ed infatti è stato così perché il figlio di Lucio ha bruciato le tappe ed a Gennaio del 2011 ha esordito nella massima serie del basket italiano. Marco..mi hai fatto vincere la scommessa…sei anni fa ti avevo detto che avresti calcato presto i parquet della Serie A del basket italiano mettendo in gioco una pizza…mi sa che ho vinto giusto? “si per fortuna hai vinto! Domenica ho giocato per la prima volta in una partita di serie A! Sono molto felice anche se purtroppo il risultato finale non e’ stato positivo.” Le sensazioni nel momento del tuo esordio?” Sono state tantissime e tutte molto belle. Durante la settimana ho lavorato bene, intensamente e molto concentrato su quello che c’era da fare perché sapevo che avrei dovuto giocare e volevo essere pronto in qualsiasi momento della partita in cui il coach avesse deciso di mettermi in campo. Penso che per essere stata la prima volta ho tenuto molto bene il campo e vorrei continuare a guadagnarmi piano piano sempre più minuti all’interno delle rotazioni di coach Cancellieri.”. Quest’estate avevi tantissime offerte. Perché è stata scelta Biella come piazza in cui crescere? “Dopo aver lasciato Reggio Emilia dove ho vissuto due anni bellissimi, ho deciso con i miei genitori di trova una sistemazione simile a dove ero prima. Ho scelto Biella perché e’ una società molto seria, con degli ottimi dirigenti e degli ottimi allenatori che hanno mostrato molta fiducia in me sin dal primo giorno che sono arrivato! Qui ho la possibilità di crescere in un ambiente sereno dove si vive di sola pallacanestro, senza nessuna pressione sulle spalle e con molta tranquillità.”. Dove può arrivare Marco Laganà?” il mio obiettivo e’ di diventare il miglior giocatore possibile e sfruttare al meglio il mio talento, le mie capacita’. So che e’ molto difficile e ci vuole molta pazienza e soprattutto molte ore di lavoro in palestra! In questo momento sono contento perché sono consapevole del fatto che mi sto allenando intensamente e questo mi rende orgoglioso di me stesso.”. L’allenatore più importante della tua giovane carriera?” nella mia vita ho avuto tanti bravissimi allenatori. I primi a cui devo tutto sono i miei genitori, perché sin da quando ero piccolo mi hanno messo quella benedetta palla tra le mani e mi hanno fatto innamorare di questo bellissimo sport! Se avessi avuto genitori diversi probabilmente in questo momento non sarei neanche uno sportivo..”. Il modello cestistico di Marco:” Il mio modello cestistico e’ e sarà sempre MJ! Nel basket di oggi sono un lebroniano DOC! Mentre a livello europeo mi piace tantissimo Bob Mcalebb della Montepaschi Siena!” Il sogno nel cassetto: “ E’ come ho detto prima arrivare il più lontano possibile ed un giorno poter vincere qualcosa di importante ad alto livello! Dipende solo da me e dall’impegno che ci metterò giorno per giorno. Intanto pero’ mi godo questo bel momento… Per ultimo vorrei ringraziare mio papa’ che durante questi giorni e’ venuto a stare con me qui a Biella, dandomi consigli su come essere pronti per giocare una partita di un certo livello e sono contento che abbia potuto assistere dal vivo al mio esordio…”

Giuseppe Dattola

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