Nicola Caré le aziende calabresi devono nutrirsi di esperienze da portare all’estero

Sono arrivato fin qui proprio perché ritengo questo appuntamento, in qualche modo, una svolta, un punto di partenza per una fase nuova vissuta dalle regioni del sud Italia“. Così Nicola Caré, segretario generale della Camera di Commercio italiana in Australia e consigliere di Assocamereestero, in rappresentanza di tutti i segretari generali, si è accostato con grande attenzione alla prima conferenza regionale sull’internazionalizzazione e globalizzazione nel Mediterraneo organizzata dalla Regione a Reggio Calabria: “Trovo che stiano vivendo una fase di snodo – ha aggiunto – e che un interscambio continuo e forte possa essere la chiave dello sviluppo futuro. Le aziende calabresi e meridionali devono nutrirsi di esperienze da portare all’estero, da un lato per promuovere le eccellenze territoriali e dall’altro per restituire anche sul piano commerciale la centralità geografica che il territorio garantisce rispetto all’intera area mediterranea“. Un parere importante da parte di un personaggio illustre dell’economia italiana che ha dato qualche consiglio su come migliorare la situazione della Calabria in un momento storico che attraversa un periodo di grossa crisi. Aprirsi invece di chiudersi verso l’estero ed intensificare i rapporti con le altre nazioni. E’ un concetto difficile da applicare ma non impossibile se c’è la volontà di espandere i confini commerciali. La Calabria ha le potenzialità per raggiungere questo obiettivo ma serve collaborazione da parte di tutti e c’è bisogno di un aiuto da parte delle Istituzioni che devono aprire le strade ai privati per allacciare rapporti commerciali con operatori di altri Stati.

Giuseppe Dattola

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