Tutti pronti per il Carnevale 2011!

Anche per quest’anno è giunto il momento di lascarci andare a qualche follia nel periodo in cui è lecito lasciarsi andare, il Carnevale. “Semel in anno licet insanire” sosteneva infatti Seneca. In ogni angolo d’Italia nella settimana lunga da giovedì grasso, 3 marzo, a martedì grasso, 8 marzo, anche i più seriosi volti si dovranno lasciar coinvolgere nelle sfilate e nelle feste mascherate, trascinati dal sano fragore delle risate beffarde degli ultimi e più esilaranti giorni di Carnevale. Allora non rimane altro che farsi un tour da sud a nord della penisola, e nelle isole, di parata in parata.

In Sicilia, a Sciacca (AG), sotto ad un cielo già primaverile a dispetto del resto d’Italia, si comincia giovedì 3 marzo con l’arrivo dal mare di Peppe Nappa, la maschera tradizionale e mascotte della cittadina termale, cui seguirà il corteo di carri allegorici e la sfilata per il centro cittadino. Peppe Nappa verrà trasportato in giro dal caratteristico carretto siciliano; sabato riceverà dal Sindaco le chiavi della città, prima di dare il via alla grande parata in maschera con gruppi folkloristici, bande musicali, majorette, sbandieratori. Ogni sera da giovedì fino a martedì grasso sarà baldoria sui palcoscenici allestiti nelle piazze del centro di Sciacca, fino all’apoteosi della notte dell’8 marzo: dopo l’una, nel bel mezzo della notte, Peppe Nappa verrà bruciato sul rogo che segna la fine del Carnevale, mentre tutt’intorno sarà un incessante susseguirsi di bagliori dei fuochi d’artificio a suon di musica (informazioni su www.carnevaledisciacca.it). Sempre in Sicilia si festeggia un altro antico Carnevale di impronta popolare nella cornice barocca ad Acireale (CT) – www.carnevaleacireale.com.

In Puglia il divertimento è assicurato in ogni paese, ma il più noto è il Carnevale di Putignano, alla sua 617esima edizione (www.carnevalediputignano.it), che, al grido di “chi ride vive di più” celebra con sarcasmo il rovesciamento dei ruoli sociali, proponendosi con il dissacrante “Giovedì dei cornuti”, 3 marzo, dedicato allo sberleffo nei confronti del tradimento: gli uomini mascherati con cappuccio nero, foulard rosso e cappello munito di corna, gireranno per le strade del paese per farsi insultare e prendere in giro dai compaesani fino a quando finalmente non saranno liberati dall’onta grazie al rito del taglio delle corna. Per martedì grasso le feste si concluderanno con il “Funerale del Carnevale” (dalle 19 in poi).

In Sardegna non si può mancare “Sa Sartiglia” ad Oristano (www.sartiglia.info), una giostra medievale con cavalieri al galoppo e rullo di tamburi incalzanti che si muovono secondo una straordinaria coreografia. Calati nell’atmosfera cavalleresca dell’epoca di Eleonora d’Arborea, sovrana illuminata del 1300, la cui maschera sfila maestosa per le strade della città, i cavalieri (e “su Componidori”, ovvero i due capocorsa delle corporazioni dei contadini e dei falegnami), in abiti tradizionali, si sfidano a centrare con la propria spada il piccolo foro di una stella argentata appesa ad un nastro, per aggiudicarsi prosperità durante l’anno a venire. Le tenzoni si tengono domenica 6 e martedì 8 marzo . A Nuoro il Carnevale sconfina anche nell’inizio della Quaresima: dopo i festeggiamenti popolari in maschera, il momento più suggestivo coincide con le “Mascaras de carrasecare”, la prima  “Rassegna regionale di antiche maschere del Carnevale tradizionale in Sardegna” con 32 gruppi folkloristici dell’isola (12 marzo). A Mamoiada, vicino a Nuoro, si tiene la sfilata forse più spettacolare, scandita dal pesante incedere dei Mamuthones (www.mamuthones.it). Con fare brioso quanto minaccioso marciano lungo le strade del paese questi esseri mezzi uomo, mezzi pecora: ciascuno indossa infatti delle grandi pelli di pecora nera e decine di grandi campanacci, oltre ad una elaborata maschera in legno sul volto. Trovarsi al loro cospetto è un’ esperienza indimenticabile.

Il Carnevale di Viareggio (www.viareggio.ilcarnevale.com) è insieme a Venezia il Carnevale per antonomasia. La sua peculiarità è la satira: conosciuto a livello internazionale, è noto perchè di anno in anno i carri allegorici che sfilano sul suo splendido lungomare liberty, sbeffeggiano – senza peli sulla lingua – vip, personalità politiche, personaggi noti dello sport o della cultura, rappresentati nelle enormi caricature in cartapesta. I corsi mascherati guidati da Burlamacco e da Ondina, le maschere simbolo di Viareggio, si terranno nei pomeriggi di domenica 6 e martedì 8 marzo alle 15, ma per martedì grasso ci sarà anche una parata notturna alle 21,30, che culminerà alle 23 con i fuochi d’artificio. In ogni quartiere di Viareggio ci saranno inoltre singolari iniziative, potrebbe essere divertente addentrarsi anche a sorpresa nelle feste rionali del resto della città.

A Fano il Carnevale è goloso e viene colorato da una pioggia di antica tradizione fatta di caramelle e cioccolatini, che cadono dal cielo durante tutte le sfilate in maschera (www.carnevaledifano.com).
A Ivrea (www.carnevalediivrea.it) si svolge un Carnevale che è stato riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale”. Una vera e propria lotta popolare a suon di “aranciate”, colpi d’armi naturali, è la “Battaglia delle arance”, il momento più emozionante della festa, combattuta fra il barone, i cittadini, gli aranceri e le armate del feudatario sui carri (domenica 6 marzo dalle 14, repliche lunedì 7 e martedì 8). Segue poi il “Corteo della mugnaia” (la leggenda narra che sia lei ad aver ucciso il tiranno) con annesso lancio di dolcini e regali ai presenti.

A Sauris in provincia di Udine ( http://www.sauris.org/event-detail.php?identificatore=63), come da secoli tradizione vuole si svolge la “Notte delle lanterne” il sabato che precede il mercoledì delle Ceneri, notte durante la quale le maschere in legno che rievocano le magiche figure del Rölar (il cattivo) e del Kheirar (il re della mascherata), sfilano lungo le vie del paese e attraverso un suggestivo percorso nei circostanti boschi innevati e tenebrosi, illuminati soltanto dalle lanterne dei partecipanti.

Arriviamo infine al Carnevale di Venezia, decisamente il più elegante. La bellezza dei suoi costumi, il lusso delle dimore in cui si tengono i balli in maschera, la magia delle luci e dei colori riflessi sulla laguna, il (forse leggendario) mistero che ogni dama cela dietro al proprio travestimento, il volo dell’Angelo e il corteo della festa delle Marie lo rendono impareggiabile. Quest’anno il Carnevale di Venezia è dedicato alle donne e ai 150 anni dell’unità d’Italia. Nelle calli, fra i canali, sui piccoli e grandi ponti, agli angoli dei palazzi storici sarà eccitante perdersi, giocando a riconoscere chi abbiamo davanti oppure a fare nuovi incontri, facendosi magari trascinare ai balli nelle sale più esclusive. L’8 marzo il Carnevale verrà salutato con la “Vogata del silenzio”, il corteo di barche lungo il Canal Grande che culminerà nella cerimonia di innalzamento in volo di tante piccole mongolfiere (www.carnevale.venezia.it).

Antonella Pirrotta

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