14\03\2011 – In un Italia che vede l’età media della popolazione sempre più elevarsi, siamo al momento a 38 anni, era inevitabile l’ascesa di una professione che in un primo momento si era persa. Parliamo del lavoro svolto dalle badanti e dalle colf. Così come il termine fa intendere il lavoro consiste nel prendersi cura di un’altra persona più anziana o non completamente autosufficiente o di accudire all’abitazione. In un primo periodo quest’attività veniva svolta dietro un modesto compenso da extracomunitari mentre ad oggi si è avuto un netto “ balzo” in avanti dei cittadini comunitari che svolgono le stesse mansioni. Ad essere più precisi, nella maggior parte dei casi, si tratta di donne. Con l’entrata nella comunità europea della Romania molte rumene sono arrivate in Italia ed hanno deciso di intraprendere quel genere di lavoro ormai abbandonato quasi del tutto dalle donne italiane. L’altra porzione di mercato che riguarda il lavoro badante o colf è occupato dai cittadini extracomunitari che si trovano nel nostro paese ,i quali , hanno avuto con la sanatoria del 2009 anche la possibilità di mettersi in regola con i documenti , aiutati dai datori di lavoro. Al momento si presume che ci siano almeno 700 mila persone che operano per le famiglie italiane e parliamo solo di quei lavoratori censiti dall’INPS poiché si stima che ve ne siano altrettanti che svolgono la stessa attività in nero.
Fabrizio Pace