Reggio Calabria: Piano Scuola

La prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica al centro dell’attenzione dell’Amministrazione Comunale, in particolare degli assessorati alle Politiche Sociali e all’Istruzione, retti rispettivamente da Tilde Minasi e Seby Vecchio. Si tratta, in sintesi, di un’azione interistituzionale avviata con la costituzione di un gruppo di lavoro la cui funzione principale fosse quella di rappresentare un Osservatorio locale sul fenomeno della dispersione con il compito di redigere un Piano di prevenzione ed un Protocollo d´intesa tra gli attori interessati, cioè, oltre l´Amministrazione comunale, quella provinciale, il Tribunale dei Minori, la Questura, la Procura della Repubblica per i minori e l´Ufficio Scolastico Provinciale.  “Abbiamo voluto arrivare alla definizione del Piano e del Protocollo – dichiara Tilde Minasi – per dotarci di un adeguato focus sulla condizione del fenomeno nel territorio reggino, così da agire in maniera strutturata e poter contrastare in modo efficace la problematica che continua ad essere vissuta dalla città, nonostante i progetti mirati già messi in campo e tramite i quali si è registrata una sensibile riduzione. Il tema della dispersione è strettamente connesso alla devianza minorile perciò è fondamentale che la complessità del caso fosse affrontata con un impegno condiviso e, appunto, interistituzionale. Il Piano rappresenta uno strumento dettagliato che ingloba tutte le procedure necessarie ad arginare il problema, ognuno per le proprie competenze ma in forte sinergia: l´apporto di ognuno, infatti, costituisce la necessaria raccolta dei dati propedeutici all´opportuno approccio che si deve indirizzare al fenomeno così da integrare le informazioni e valorizzare le specifiche esperienze. Anche il Protocollo, dunque, si pone come strumento operativo per una pratica effettiva dell´integrazione interistituzionale in un settore molto delicato ed importante sul piano sociale. Naturalmente – spiega Tilde Minasi – l´obiettivo prioritario, che rientra appieno negli ambiti di tutela che l´Amministrazione indirizza con costanza ai minori, è quello di ridurre il numero di giovani che abbandonano prematuramente i percorsi scolastici e formativi, attraverso il rafforzamento dei rapporti scuola – istituzioni – famiglia, la definizione di indicatori e segnali di rischio dispersione, il sostegno ad accordi tra l´apparato scolastico, istituzionale e quello dei servizi ed il potenziamento dei processi di co-progettazione per realizzare strategie integrate di intervento. Tutti gli Enti coinvolti si sono impegnati affinché, su iniziativa dell´Osservatorio, si svolgesse periodicamente una conferenza di servizio al fine di verificare l´andamento operativo dell´intesa. Alla base del protocollo e del piano – conclude l´assessore alle Politiche Sociali – resta la ferma convinzione di come le collaborazioni ben organizzate e dirette ad un traguardo specifico possano trasformarsi in iniziative positive per la collettività, in questo caso per i minori il cui sano sviluppo deve passare imprescindibilmente dalla famiglia ed, appunto, dalla scuola e dalle istituzioni. Il nostro dovere, infatti, è quello di sostenere i più giovani affiancandoli in quelle difficoltà più o meno gravi insite nei loro percorsi di formazione e crescita”. Sulla stessa lunghezza d´onda l´assessore Seby Vecchio che ricordando come “la scuola rappresenti il bisogno primario per lo sviluppo dell´individuo nella sua interezza e come sia indispensabile arginare il fenomeno sul nascere”, esprime piena soddisfazione “per i contenuti del Piano contro la dispersione scolastica, convinto che esso costituisca un valido metodo per lenire una piaga che, purtroppo, affligge il mondo scolastico. La dispersione, infatti – aggiunge Vecchio – non è da circoscrivere al semplice abbandono delle attività educative: questo passaggio è il risultato di irregolarità nelle frequenze, continui ritardi, ripetizioni di anni scolastici e non ammissioni. Proprio su questi fattori e cause è basilare agire”. Sia l´assessore Vecchio che l´assessore Minasi, poi, sottolineano il lavoro degli uffici e dei dirigenti i quali si sono impegnati con abnegazione in questo percorso.

Giuseppe Dattola

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