Oggi 19 Marzo, si festeggia la ricorrenza dedicata a tutti i papà. La consuetudine nei paesi cattolici ricade il giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù. San Giuseppe, in quanto archetipo del padre e del marito devoto, nella tradizione popolare protegge anche gli orfani, le giovani nubili e i più sfortunati. Ancora oggi in alcune zone d’Italia si fanno opere di beneficenza in questa giornata, per attenersi allo spirito del Santo. Innanzitutto auguri a tutti i babbi, perché si meritano il rispetto e l’ammirazione di tutti noi. Lavoratori instancabili, e premurosi verso la famiglia, a volte burberi, ma con un cuore grande così, pronti a proteggere la loro famiglia e i loro “cuccioli”. Essere padre è una responsabilità importante, ma dopo esserlo diventato, tutto viene affrontato in modo naturale, forse seguendo e ricalcando gli esempi che i padri, gli attuali nonni, hanno lasciato alle nuove generazioni di papà. Quando siamo ragazzi e adolescenti guardiamo sempre i nostri padri con diffidenza, quasi con un’aria di sfida, non capendo il perché di certe scelte e imposizioni nei nostri confronti. Spesso non accettiamo i loro insegnamenti, etichettandoli come persone antiche. Ma crescendo ognuno di noi si è reso conto di quanto fossero importanti gli insegnamenti che ci hanno infuso, capendo il perché di certe punizioni o certe ramanzine. In fondo un padre non è altro che un pezzo di noi che ha già vissuto parecchie vicissitudini della vita, e può solo aprirci gli occhi di fronte ai problemi della vita, sempre dura e spietata. Spesso si sente dire che si capisce quanto bene un padre abbia voluto a un figlio, quando questo non c’è più. Ed è proprio così, ognuno di noi certe cose le dà per assunte, per l’eternità, non pensando che potrebbero “finire” da un momento all’altro. Dunque non mi resta che dare un consiglio a tutti, se mi posso permettere: godetevi i vostri padri e anche le vostre madri finché siete in tempo, perché sono la cosa più straordinaria che ognuno di noi possa avere accanto. Auguri di nuovo a tutti i papà e a tutti i Giuseppe, oggi è la festa dedicata a voi, ed è giusto che si festeggi.
Salvatore Borruto