Finale Playoff: Capo d’Orlando vs Viola 85 – 70

PARZIALI: 18-14/ 42-28/ 69-42

CAPO D’ORLANDO: Peresini, Agosta 5, Caprari 16, Albertinazzi 10, Zampolli 13, Costantino 2, Caula, Saponi 16,  Crisà n.e., Rossi 23. All. Condello

VIOLA: Padova 6, Zampogna 11,  Dalfini 24, Crucitti, De Gregori 6, De Marco 4, Lorenzetti 7, Grasso 3, Ricci 9, Mobilia. All. Fantozzi

ARBITRI: Binda di Ancona e Giampietro di Chieti

Grazie lo stesso Viola. E’ arrivata la conclusione della stagione della Viola ed è arrivata la seconda sconfitta in tre gare per i ragazzi di coach Fantozzi che vengono surclassati al PAlaFAntozzi dallo scatenato Capo d’Orlando che festeggia il salto in Serie A Dilettanti con merito dopo aver giocato una splendida serie finale nelle due gare di fronte al proprio pubblico. Ed, alla fine, la differenza l’ha fatta il fattore campo con i reggini che pensano alla sconfitta di Bernalda nellaquart’ultima giornata e si mangiano le mani perché hanno buttato via in quella occasione un primo posto che sarebbe stato meritato. Ma, purtroppo, questo privilegio è toccato ai padroni di casa che lo hanno sfruttato a pieno ed hanno centrato il salto di categoria.

La formazione nero arancio, ancora priva di Cavalieri e Ruggeri, sbarca a Capo d’Orlando sull’onda dell’entusiasmo della grande vittoria di gara due e supportata anche da un paio di centinaio di tifosi che hanno varcato lo stretto per la seconda volta in otto giorni per sostenere Grasso e compagni nell’ultimo match di una stagione sicuramente positiva. Da una parte c’è Capo d’Orlando, una compagine che deve salire come ha ricordato più volte coach Peppe Condello durante queste finali dato il budget utilizzato dalla dirigenza palatina per allestire la squadra; dall’altro c’è una Viola che è arrivata fino in fondo e che si è resa protagonista di una grandissima annata grazie al lavoro della nuova dirigenza e del patron Muscolino, presidente che ha saputo far entusiasmare nuovamente il pubblico reggino verso questo glorioso simbolo sportivo di Reggio Calabria.

Palazzetto gremito e tanta gente per i padroni di casa ce contano di sfruttare nuovamente il fattore campo contro la Viola; nei due precedenti ufficiali giocati in Sicilia, l’Upea ha chiuso con due vittorie con scarti rilevanti come è successo fra l’altro in gara uno. Il match comincia con intensità pazzesca; quattro pari dice il tabellone dopo i primi cinque minuti di gioco; ma sei punti consecutivi di Caprari costringono coach Fantozzi al primo time-out. I nero arancio provano a rientrare in partita affidandosi a Dalfini che sembra ispirato e chiede ai suoi compagni di servirlo con continuità.

Il primo quarto si chiude con i padroni di casa sopra di quattro punti, dieci firmati da uno scatenato Caprari. Nervosismo sugli spalti e la Viola si distrae con i padroni di casa che volano sul più otto dopo due triple consecutive. Uno scatenato Rossi firma il massimo vantaggio dei palatini che volano sul più diciassette  prima di un sussulto di Padova che in contropiede appoggio il meno tredici costringendo Condello al time-out. Anti sportivo su Dalfini con la Viola che sembra rientrare lentamente in partita; più quattordici all’intervallo lungo per i siciliani che comunque non hanno ancora chiuso la partita. Al rientro dagli spogliatoi, capo d’Orlando spinge sull’acceleratore, Saponi carica di falli i lunghi reggini e l’Upea scappa ancora via sul più diciannove.

Un antisportivo di Zampogna su Agosta porta Capo d’Orlando in vantaggio di ventiquattro punti e l’inerzia dell’incontro decisamente in mano. Il quarto periodo comincia con il team palatino sopra di ventisette punti e la Promozione ad un passo che suggella nel finale nonostante un tentativo di rimonta della Viola nei primi minuti dell’ultima frazione che viene spenta dai soliti canestri decisivi siglati ancora una volta da un Rossi in serata di grazia. Si chiude dunque la grande stagione di una Viola che è ritorna tata a fare la voce grossa e si è iscritta nuovamente nella mappa del basket italiano. I primi passi sono stati fatti in questa annata che va archiviata senza dubbio come positiva, adesso si punta ad un salto di qualità e questo nuovo gruppo dirigenziale ha dimostrato di aver le carte in regola per riportare in alto il nome della Viola Reggio Calabria.

Giuseppe Dattola

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