Ennesima morte di un italiano in Afghanistan

Nuova vittima nel contingente italiano in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore scelto Gaetano Tuccillo di Palma Campania (Napoli). Il militare era impegnato nella missione Isaf ed è rimasto ucciso in un attentato nei pressi del villaggio di Caghaz a 16 chilometri ad Ovest di Bakwa, a Est del distretto di Farah, nel Gulistan. Un altro militare è rimasto ferito nell’attentato. Si tratta di un paracadutista del 186 esimo reggimento Folgore di Siena. Le sue condizioni non destano preoccupazione, e per adesso non è in pericolo di vita. Ecco il comunicato del Ministero della Difesa a conferma dell’accaduto: «Un mezzo italiano è rimasto coinvolto dall’esplosione di un ordigno posizionato lungo la strada. Nella deflagrazione è rimasto ucciso un militare italiano ed un altro è rimasto ferito ad una gamba, ma non risulta essere in pericolo di vita». Dunque sale a 38 il numero delle vittime rimaste sul campo afgano, dall’inizio della missione ad oggi. In Italia intanto il mondo politico si divide sul ritiro o meno dell’Italia da tutte queste missioni onerose all’estero. Anche nella maggioranza si vedono le prime crepe, e la Lega, per una manovra puramente propagandistica, chiede il ritiro. Per Calderoli: «un ridimensionamento dell’impegno italiano nelle zone calde del mondo è necessario e che in caso contrario in occasione del prossimo provvedimento sul finanziamento delle operazioni non solo voleranno le sedie ma la Lega nemmeno lo voterà né in Consiglio dei ministri né in Parlamento». Per Umberto Bossi: «Le guerre finiscono sempre quando finiscono i soldi, questa è la verità, e soldi non ce ne sono». E ancora: «Ci sono troppi uomini in giro. Costano troppi soldi e non vedo quale principio stiamo difendendo». Per il Pd è il momento di ripensare interamente la missione, e vedere di attuare un ridimensionamento graduale che porti al ritiro entro una data stabilita, così come annunciato dagli americani nei giorni scorsi. A tal proposito il senatore Ignazio Marino ha scritto una nota: «È doveroso esprimere oggi il senso di smarrimento e il cordoglio per la morte del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo. Questa dolorosa perdita riapre il problema dell’azione delle nostre truppe in Afghanistan. Gli Stati Uniti hanno già fissato una data per il ritiro dei contingenti americani, tra tre anni il rientro sarà completato. Qual è la strategia del nostro Paese? In quanto tempo sarà possibile portare a compimento i nostri impegni militari e far rientrare i nostri soldati? In Afghanistan siamo in guerra, i nostri contingenti sono sempre più esposti ad attentati ed attacchi mirati. È tempo di una discussione rigorosa in Parlamento in cui si esamini con chiarezza l’opportunità di ritiro delle truppe». Il presidente Giorgio Napolitano ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto: appresa con profonda commozione la notizia del grave attentato avvenuto nei pressi di Bakwa, in Afghanistan, in cui un militare italiano ha perso la vita e un altro è rimasto ferito, entrambi impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime – rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese – i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto, e di pronta guarigione al militare ferito».

Salvatore Borruto

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