Quattro militari italiani sono rimasti feriti, per il “solito” ordigno piazzato al passaggio dei mezzi blindati del contingente Isef. L’attentato è avvenuto ad Herat, città sede del quartier generale italiano, a circa cinque chilometri a sud dell’aeroporto. Secondo le prime indiscrezioni trapelate, le condizioni dei militari rimasti feriti non sarebbero gravi, riportando diverse ferite e fratture agli arti inferiori e superiori.
Il Ministero della difesa ha fatto sapere che i militari stanno migliorando, e ha anche riferito che hanno contattato autonomamente i propri familiari, per comunicare la propria condizione di salute e fisica. Inoltre si è saputo che dei quattro militari, uno è stato sottoposto a un intervento chirurgico, e un team di soldati ha avvisato prontamente la famiglia, stabilendo un contatto continuo, fra il paese orientale e l’Italia.
Secondo a quanto riportato dal Ministero della Difesa: «i bersaglieri erano impegnati in una attività di controllo del territorio in un villaggio a 15 chilometri a sud-est di Herat e a 5 km a est di Camp Arena, dove ora sono ricoverati presso l’Ospedale Militare. Alle 12.19 (ora locale) quattro militari italiani, a bordo del loro veicolo (Vtlm Lince) sono rimasti feriti a causa dell’esplosione di un ordigno al loro passaggio durante un’attività pianificata nel villaggio di Siah Vashian (Distretto di Herat)».
Salvatore Borruto
