Libia, iniziata l’operazione “Alba della sposa del mare”

Il regime del Colonnello Gheddafi è a un passo dal crollo. Secondo l’emittente araba Al Arabiya i ribelli starebbero per lanciare l’offensiva finale nei confronti delle forze lealiste. Il nome in codice dell’operazione è “Alba della sposa del mare”, in lingua araba Fajr Arus al Bahr. Questo pittoresco appellativo viene dal fatto che la capitale Tripoli è conosciuta nel Mediterraneo proprio con questo nome. Altre notizie non confermate, almeno per il momento, arrivano dal fronte. I ribelli avrebbero preso in mano l’aeroporto internazionale di Tripoli, e sempre secondo Radio “Libya Hurra” (Libia libera) che trasmette da Misurata, le forze ribelli starebbero per sfondare le ultime linee di difesa della capitale. Obiettivo rimangono le emittenti radio e televisive del regime. Gli uomini impegnati nella lotta sono oltre 10.000. Inoltre i ribelli hanno annunciato di avere conquistato il pieno controllo dello strategico porto di Brega. Questa notizia tra l’altro è confermata dall’emittente Al-Jazeera, la quale ha riportato anche il bollettino di numerose perdite da parte dei ribelli, perché tutta la struttura era stata minata dalle forze leali al Rais. Il porto di Brega, pur lontano d Tripoli, rimane uno degli snodi strategici per il paese, e dunque un obiettivo sensibile. Inoltre sempre l’emittente araba ha riportato altre conquiste dei rivoltosi, come Zlitan, 160 chilometri a est di Tripoli, e Zawiya, 40 chilometri a ovest dalla capitale. Sempre radio Libia Libera, ha fatto sapere che uno degli uomini più vicini a Gheddafi, si sia unito ai rivoltosi. Si tratta dell’ex primo ministro Abdul Salam Jalloud, fuggito da Tripoli e come detto unitosi ai rivoltosi. Un’altra gravissima perdita per il Colonnello, che appare sempre più solo e isolato nel proprio rifugio a Tripoli. Quest’ultima defezione rappresenta un durissimo colpo per Gheddafi. Di fatto Jalloud fu a fianco del leader libico nel colpo di Stato che lo portò al potere nel 1969. Primo ministro negli anni Settanta, era considerato il braccio destro del dittatore libico. Le certezze del Rais sembrano cadere una dopo l’altra, ma gli Stati Uniti frenano, e fanno sapere che contrariamente a quanto si possa pensare, il Rais resisterà fino all’ultimo arroccato sulle proprie posizioni. Questa risposta è stata data da fonti d’intelligence americane, in seguito al susseguirsi di voci incontrollate che parlavano del Colonnello in fuga all’estero, o addirittura in esilio lontano dalla Libia. Inoltre la preoccupazione maggiore dell’amministrazione Usa è quella di una ritorsione massiccia delle forze del Rais nei confronti della popolazione inerme, proprio negli ultimi giorni prima dell’inevitabile caduta.

Salvatore Borruto

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