Il voto su milanese Milanese ,un altro brutto capitolo della politica italiana

20110922-122448.jpg22\09\2011 – Oggi si voterà alla camera la richiesta di arresto per il parlamentare del PDL Marco Milanese. La maggioranza aveva richiesto un voto segreto attuato con l’utilizzo del sistema delle palline, ma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha deciso che si voterà col sistema elettronico, come espressamente previsto dal regolamento parlamentare. Le palline sarebbero usate qualora il sistema elettronico avesse dei guasti. Il PDL si presume voterà compatto per negare l’arresto, in ogni caso le indagini continuerebbero senza privare della libertà la persona indagata. L’opposizione invece vorrebbe battere il governo per dimostrare che non ha più i numeri per rimanere in carica e chiederne quindi le dimissioni. Quest’ ultime sono l’obiettivo unico di Pierluigi Bersani, segretario generale del PD, già da qualche settimana. Tonino Di Pietro prevede addirittura scenari apocalittici con rivoluzioni sociali e la possibilità che ci possano essere delle perdite umane, dati gli animi così esasperati. La Lega Nord è invece di parere opposto all ‘IDV e dichiara che non acconsentirà mai all’arresto del collega .Insomma ancora una volta la politica del nostro paese è messa alla prova, però anche questa volta far arrestare l’indagato potrebbe essere un altro modo per mettere in difficoltà la maggioranza e non per un eventuale senso di giustizia. Se tutti i nostri deputati avessero gli “attributi” andrebbero a votare senza scrutinio segreto e possibilmente motivando il loro voto. Meschini sono coloro che si nascondo dietro l’anonimato per pugnalare alle spalle, colpevole o innocente che sia Milanese, senza avere il coraggio di mettere la faccia accanto al voto. Ma ancora più meschini sono coloro che invocano questo sistema, invogliando l’ipocrisia e la falsità. Gli italiani pagano i loro parlamentari per vederli assumere posizioni e responsabilità, non per nascondersi dietro un pulsante.

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