La fine di un Rais

cadavere di Gheddafi

Muore ucciso, non si sa ancora bene in quali circostanze, Muammar Gheddafi ex-presidente dello stato libico.  Finisce così almeno “sulla carta” la guerra nel paese Nord-Africano che ha visto impegnata una coalizione dei paesi Nato e le forze rivoluzionarie locali. Come tutti i regimi dittatoriali la sua definitiva caduta è stata salutata in tutto il mondo con gioia e soddisfazione. Purtroppo rimane l’ombra che questo genere di conflitto sia iniziato non per i nobili ideali che oggi si vogliono palesare, poiché il dittatore era al potere da molti anni, ma per biechi interessi economici, legati alle ingenti risorse petrolifere presenti in Libia. Sicuramente il rais  è stato uno dei dittatori più sanguinari della storia, si è macchiato di connivenze terroristiche, attentati e stragi, guerre  ma forse nell’ultimo periodo, quello precedente alla guerra,  il suo regime aveva cominciato un piccolo cambiamento. Sostenuto da paesi con i quali (Italia e USA) il leader libico aveva in precedenza stipulato importanti accordi economici. Oggi siamo chiamati a commentare la fine tragica e violenta del suo regno, rimarrà di lui l’immagine di uomo sanguinario  che lo ha accompagnato durante la sua “carica”, una fine comune per la stra-grande maggioranza dei dittatori. Alcuni dei quali hanno avuto però il “privilegio” di essere giustiziati, dopo un processo giuridico civile mentre altri hanno avuto la giustizia sommaria  del popolo, come Gheddafi, ucciso  con un colpo alla testa da un ventenne appartenete alle forze di liberazioni. Le circostanze della sua uccisione sono quanto mai confuse, sembrerebbe che il rais, in fuga con i suoi fedelissimi  con un nutrito convoglio, sia stato intercettato da aerei francesi. Bloccatagli  la via di figa la fuga, Gheddafi si sarebbe  rifugiato e nascosto in un  tunnel  dal quale avrebbe  ingaggiato uno scontro a fuoco con le forze di liberazione nazionale. Sparatoria che gli è stata fatale poiché risulterebbe ucciso da un colpo alla testa ed in precedenza gravemente ferito alle gambe. Nelle prossime ore sicuramente si saprà di più e forse la versione ufficiale potrebbe rivelare molti particolari che oggi ancora sfuggono come per esempio la sorte di alcuni dei suoi figli(uno sembrerebbe morto ,l’altro disperso) e dei seguaci più fedeli.

fmp

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.