No Carbone Day

Si è svolto, Sabato 29 Ottobre, il “NO Carbone day”, la mobilitazione generale, di carattere nazionale, organizzata per protestare contro l’uso del carbone e per auspicare l’uso, in Italia, di energie alternative rinnovabili, rispettose della salute pubblica e dell’ambiente. La manifestazione di protesta, che ha visto lo svolgersi di una serie di appuntamenti in tutta la nostra Penisola, in Calabria ha situato il presidio dimostrativo a Saline Joniche, precisamente nell’area industriale della cittadina ionica, proprio per sottolineare il legame con i territori dell’Area Gracanica, area, peraltro, già notevolmente degradata dalla costruzione della “Liquichimica” e dall’area portuale, in realtà, mai decollata. La scelta di Saline Joniche non è stata casuale, ma dettata da una precisa volontà, cioè quella di protestare contro la “S.E.I. S.p.a.”, Società privata che proprio a Saline Joniche intende costruire una Centrale a carbone della potenza di 1320 MW per un investimento di oltre un miliardo di Euro. Questo progetto, se realizzato, non soltanto costituirebbe un vero e proprio paradosso per la nostra Regione, che esporta il 50% dell’energia prodotta e che ha deciso, legislativamente, di puntare all’uso di energie rinnovabili, ma avrebbe conseguenze assolutamente devastanti per la salute pubblica, comportando malattie ed inquinamento ambientale.

Tuttavia, sebbene il Piano Energetico Regionale ha messo al bando l’uso del carbone, la suddetta S.E.I., Saline Energie Joniche S.p.a., vuole, ad ogni costo, realizzare la Centrale a carbone, disattendendo, in tal modo, il parere contrario delle nostre istituzioni regionali e locali, nonché della maggiornaza della Cittadinanza. Il presidio di protesta del 29 Ottobre è partito dai cancelli dell’ex SIPI ed allo stesso hanno aderito oltre 40 realtà associative, di carattere politico, sindacale e di volontariato, nonché le locali realtà culturali e le relative istituzioni, rappresentate dai Sindaci della zona, nonché dai numerosi Cittadini che, spontaneamente, sono scesi in piazza per protestare contro i degradi ambientali e difendere i propri territori. Non sono mancate personalità di rilievo nazinale, tra cui, Stefano Ciafani, responsabile scientifico e membro della segreteria nazionale di Legambiente, e, dalla Svizzera, Markus Keller alla testa di una delegazione di attivisti del Cantone dei Grigioni.

Antonella Rigolino

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