Reggio Calabria. Inaugurazione anno accademico di Urbanistica all’Università Mediterranea

Si è svolta ieri l’inaugurazione dell’anno accademico del Corso di Laurea in Urbanistica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La cerimonia si è tenuta presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura, ed ha visto protagonisti professori della facoltà e ospiti esterni. A presiedere i lavori è stato il professore Domenico Passerelli, seguito dai saluti del professore Enrico Costa, presidente del Corso di Laurea in Urbanistica, nonché ordinario presso la Facoltà. Durante il saluto, Enrico Costa, ha rivolto il proprio pensiero alle vittime causate dal maltempo nel messinese. Enormi disagi che ciclicamente stanno affliggendo il nostro territorio, ormai ferito da diversi anni nella propria struttura più comune, a causa di un abusivismo che non conosce limiti, una cementificazione selvaggia, e una cultura comune che stenta a incarnarsi nella società civile di questi territori. Il pensiero del professore Costa poi, va verso un nuovo modello di sviluppo, una sorta di rottamazione di tutto quello che è stato costruito male e in luoghi a fortissimo rischio, un recupero del patrimonio esistente e la messa in sicurezza del territorio. Inoltre durante il proprio intervento non sono mancati i riferimenti alla situazione attuale dell’Ateneo in generale, con un quadro a tinte fosche sulla perdita (volontaria) di iscritti alla Facoltà di Architettura, che non fa altro che impoverire tutta quella parte microeconomica che orbitava attorno ad essa.

Uno degli obiettivi dell’incontro di ieri, è stato quello di riannodare i rapporti fra mondo accademico e territorio, che a dire la verità non sono stati mai troppo solidi, e anzi quasi del tutto assenti negli anni. Durante la mattinata è intervenuta la professoressa Cristina Bianchetti, ordinaria di urbanistica presso il Politecnico di Torino. La professoressa ha tenuto una Lectio Magistralis, dal titolo: “parlare di urbanistica oggi”. Durante la lezione a un pubblico numeroso, si sono toccati diversi temi cari alla buona pratica urbanistica al giorno d’oggi. Uno dei temi molto ricorrente è stata la difficoltà di oggi delle pratiche urbanistiche, ormai diventate molto diverse dalle esperienze che si sono sperimentate negli anni 70, 80 e 90. Il ritornello della dottoressa Bianchetti è stato: ormai il secolo si è chiuso, e con se anche tutte quelle correnti e quei modi di fare legati al progetto della città e del territorio che esso ha partorito. Con questo però non bisogna credere di fare tabula rasa con il passato, ma anzi prendere ad esempio le buone pratiche scorse, mettendole a frutto negli obiettivi futuri. Durante la mattinata inoltre è intervenuto l’assessore Comunale all’Urbanistica al Comune di Reggio avvocato Luigi Tuccio, il quale ha voluto ringraziare la Facoltà per l’ impegno profuso in oltre quarant’anni di storia, ma anche ricordando lo scempio in cui la città si trova attualmente, dopo gli anni dell’abusivismo. L’avvocato Tuccio ha dato un dato su tutti: in comune esistono oltre 26.000 pratiche richieste di condono edilizio. Inoltre l’assessore ha voluto ricordare che le colpe vanno divise fra tutti in maniera proporzionale: la politica, le amministrazioni, i tecnici e i progettisti, la cultura e il modo di fare dei cittadini. Dopo la lectio magistralis, si è tenuta una tavola rotonda, con parecchi professori e ospiti, tecnici ed esperti dal titolo: “Dalla continuità, una rinnovata identità”.

Salvatore Borruto

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