Cuba rilascia 2.900 detenuti

In occasione della visita di Benedetto XVI in terra cubana, il regime ha deciso di rilasciare circa 2.900 detenuti dalle carceri. Si tratta di detenuti differenti, ma in numero maggiore saranno sicuramente prigionieri politici, precisamente dalle parole di Raoul Castro si legge “condannati per crimini contro la sicurezza dello stato”. Inoltre tra i 2900 detenuti anche 86 stranieri di 25 paesi. Nella nota ufficiale del regime non si legge ovviamente che le decisione prese, siano state “propiziate” dalla visita del Pontefice, ma semplicemente si parla di “numerose richieste dei familiari e delle istituzioni religiose”. Il regime aveva rilasciato 100 detenuti, dopo un accordo con la Chiesa cattolica, già nel 2010. Le voci della visita di Benedetto XVI erano nell’aria da diverso tempo, ma solamente all’inizio del mese è arrivata la conferma ufficiale dalle autorità pontificie e cubane. La visita del Pontefice sarà la seconda visita papale nell’isola da quando è al potere Fidel Castro. Nel 1998 lo storico viaggio di Giovanni Paolo II, nel quale il pontefice criticò l’embargo commerciale Usa contro l’isola. Dopo quella visita furono liberati 300 detenuti, di cui 101 per ragioni politiche. Inoltre a tal proposito il presidente in carica Raoul Castro ha voluto ribadire che saranno messe a punto delle riforme importanti per l’architettura del regime stesso. Si tratta di modifiche alla legge sulla migrazione imposta dal fratello Fidel. Raoul Castro ha ribadito che: «Confermo la mia volontà d’introdurre cambiamenti in questa complessa problematica».

Salvatore Borruto

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