Polonia tentato suicidio in diretta

Tentato suicidio in diretta in Polonia. Si tratta del procuratore militare polacco Mikołaj Przybyl che indagava su fughe di notizie nell’ambito dell’inchiesta sulla sciagura aerea di Smolensk, in Russia. In quella sciagura aerea, lo ricordiamo morì il presidente polacco Lech Kaczynski. Il militare, durante la conferenza stampa, aveva respinto le accuse mosse di recente da un quotidiano. Secondo il giornale polacco, il magistrato avrebbe violato la legge nell’ambito dell’indagine sul disastro aereo avvenuto il 10 aprile 2010. Il tutto è avvenuto in diretta tv, durante una pausa dell’intervista stessa. Przybyl si è allontanato dal campo visivo della telecamera, sparandosi un colpo con la propria arma d’ordinanza. Immediati i soccorsi dei giornalisti increduli, che hanno ritrovato la pistola accanto al suo corpo. Subito la corsa in ospedale. Dai primi bollettini emerge che Przybyl è cosciente e non è in pericolo di vita. Tutto questo potrebbe essere accaduto, come accennato in precedenza, come conseguenza delle accuse mosse dal quotidiano Gazeta Wyborcza, il quale avrebbe riportato diverse violazioni della legge da parte del magistrato polacco. Per la precisione si tratterebbe di sei violazioni, nelle quali il procuratore avrebbe chiesto ad una società che gestisce telefonia mobile, di rivelare il contenuto dei messaggi telefonici avvenuti fra alcuni giornalisti e magistrati dopo l’incidente aereo di Smolensk, costato la vita oltre che al presidente polacco Kaczynski anche ad altre 95 persone. Durante la conferenza stampa il militare si era difeso strenuamente, annunciando che il giornale che aveva mosso le accuse sarebbe “manipolato” da imprecisate istanze che vorrebbero ostacolare la sua attività investigativa.

Salvatore Borruto

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