Donne del Sud del Mondo…

Un percorso per dar voce alle donne promotrici di uno sviluppo sostenibile, sociale ed economico nella suggestiva cornice del Castello D’Albertis, a Genova

A cura di Marta Elena Casanova – http://www.mondorosashokking.com/

Donne del sud del mondo, cuore di Imprese, integrazione ed economia solidale è la mostra iniziata il 19 Gennaio presso il Castello D’Albertis, a Genova. Fino al 30 Marzo 2012 il filo conduttore sarà la donna, promotrice dello sviluppo sostenibile, economico e sociale in Italia e nei propri paesi d’origine. A cura di La Bottega Solidale, organizzazione senza scopo di lucro che opera a Genova dal 1990, questo percorso è sviluppato in cinque sezioni per dar voce a più di 10.000 donne. Tre i continenti – Africa, Asia e Sudamerica più un focus sul nostro paese – per conoscere e comprendere attraverso fotografie, filmati, video interviste e oggetti tradizionali. La prima Sezione è dedicata all’Italia. Sei video riportano esperienze di lavoro come sviluppo di integrazione sociale ed economica. Eritrea, Marocco, Senegal, Egitto e Ghana sono i paesi di provenienza di donne capaci di capovolgere le regole, spesso penalizzanti, di questa società. Proseguendo ci si trova nella parte dedicata all’Africa. Esperienze di agricoltura equo solidale di donne marocchine e keniote. Taliouine, in Marocco, è una piccola cooperativa che ha saputo sviluppare e implementare la produzione dell’oro rosso, ovvero lo zafferano, superando così i confini del souk, mercato locale, e raggiungendo l’estero. In Kenya, invece, si producono camomilla, carcadè e confetture. La terza sezione riguarda l’Asia, con le sue sete, i ricami e i saponi. Donne del Progetto Sasha, in India, e di AOWA (Association of Women’s Action for Training and Rehabilitation), in Palestina, hanno trasformato il loro operato in commercio equo esportandolo all’estero. Si arriva quindi all’America Latina con le ceramiche e i filati delle artigiane di ALPA (Perù) e Al Quen (Guatemala). Questi due progetti sono nati perc ombattere il lavoro minorile e la discriminazione di genere. Utile e per un’ottima causa, dunque. Oggetti in ceramica prodotti da laboratori artigianali che danno lavoro a molte donne e famiglie in tutto il Perù, e prodotti realizzati a mano sui telai a cintura (arte dell’epoca precolombiana) su territorio guatemalteco, per ridare vita a donne e bambini vittime di violenze. La conclusione del percorso, all’interno di Castello D’Albertis, ci porta alla visione di tre documentari dedicati a tutte le donne capaci di creare filiere produttive più eque tutelando al tempo stesso il proprio patrimonio culturale: “Bolivia, una rete tessuta dalle donne” è il documentario del fotogiornalista Aldo Pavan, “Yo Puedo, Yp Valgo, Yo Voy A perder El Miedo” è stato invece realizzato da Syusi Blady, mentre “Fair Tales” porta le firme di Nicola Moruzzi e Giovanni Pompili (Produzione Altro Mercato). Interessante artisticamente e culturalmente, questo  percorso visivo voluto da La Bottega Solidale insieme al Comune di Genova Area Cultura e Innovazione, con il contributo del La Regione Liguria, ci mostra quanto sia difficile ma possibile l’integrazione, cercando per di più di mantenere i propri costumi e le proprie usanze, e quanto sia importante dar voce a chi ce la fa. Donne Del Sud Del Mondo, Cuore Di Imprese, Integrazione Ed Economia Solidale

19 gennaio – 30 marzo 2012

Castello d’Albertis – Museo delle Culture del Mondo

Corso Dogali 18 – 16136 Genova

ORARI:

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-17 (ultimo ingresso ore 16)

sabato e domenica 10-18 (ultimo ingresso ore 17)

lunedì chiuso

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