Via al “Fiscal Compact”

“L’Eurozona sta finalmente emergendo da due anni di crisi dei debiti nazionali”. Così si sono espressi i leader dei Paesi Ue durante il vertice di Bruxelles in cui con la firma del Trattato di Stabilità è stato approvato il “fiscal compact”. Approvato il fiscal compact, introdotto il principio del pareggio di bilancio in ambito europeo (ogni singolo Stato dovrà ora ratificarlo internamente), è il momento di muovere un passo fondamentale nell’ambito della politica economica. È quello che chiedono gli investitori stranieri e le banche italiane. Il patto di bilancio è stato firmato dai leader di 25 Paesi europei, (i Paesi avranno l’obbligo di inserire nella loro legislazione fondamentale, il principio dell’equilibrio di bilancio); il patto si applicherà solo se 12 Stati lo ratificheranno. Le economie più disastrate, ad oggi, quali quelle della Grecia, dell’Italia, della Spagna e Portogallo, potranno avere uno spiraglio di fiducia, (e già qualche segnale di ripresa è evidente), allontanando i brutti momenti del collasso finanziario, volgendo lo sguardo a segnali di cambiamento. Senza esagerare con facili entusiasmi, “i leader dell’Eurozona puntano alla ripresa”. L’Europa e le istituzioni cercano di impegnarsi, rimuovendo quei momenti drammatici che hanno destabilizzato l’equilibrio mondiale, e i piani di rilancio dell’economia in Italia e Spagna, sono le prove pratiche ed evidenti dell’impegno europeo. Adesso tocca anche agli stati forti: “perché se è vero che gli Stati deboli devono fare (e stanno facendo) la loro parte con manovre, sacrifici, tagli alla spesa, privatizzazioni, riduzione del debito, ora anche gli altri non devono tirarsi indietro.” L’Europa è pronta a voltare pagina?

Annamaria Milici

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