Roma e New Delhi ad un passo dalla rottura

Il giudice indiano di Kollam ha deciso di trasferire in carcere i due Marò italiani coinvolti nell’uccisione dei pescatori indiani. I due soldati italiani di scorta anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie sono stati oggetto di un vero e proprio linciaggio mediatico ad opera dei media indiani che li accusano apertamente dell’omicidio dei pescatori. Già il primo stato di fermo aveva reso tesi i rapporti diplomatici tra Italia ed India , poi l’estromissione dei tecnici italiani alle perizie balistiche sulle armi aveva incrinato ulteriormente le relazioni tra i due paesi ed adesso addirittura la richiesta del carcere . Atto questo inaccettabile così come finalmente hanno detto anche i rappresentanti del governo italiano , il nostro sottosegretario agli esteri De Mistura ha espressamente vietato che Latorre e Girone possano essere rinchiusi in un carcere , al massimo possono essere trattenuti in una struttura carceraria alternativa. E’ questo il braccio di ferro che l’Italia sta sopportando con il paese asiatico , il cui comportamento sembrerebbe apparentemente inspiegabile. Dando invece una lettura più approfondita ed un po’ “maliziosa” si può intravedere una campagna elettorale vicina per il Oommen Chandy, il chief minister della regione del Karala, il quale ha bisogno dei voti della comunità dei pescatori e ne trattiene la completa attenzione grazie alla vicenda dei soldati italiani. L’Italia chiede che il processo dei due cittadini italiani sia effettuato nel nostro paese con una regolare partecipazione degli organi di giustizia indiani.

Fabrizio Pace

banner

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.