C’era bisogno di alcuni cambiamenti per risollevare una Viola che non riusciva ad uscire da un periodo negativo. Coach Bolignano, a partire dalla trasferta di Scauri di nove giorni fa, ha operato delle scelte importanti che hanno dato i suoi frutti: intanto è stato modificato lo starting five per equilibrare una panchina poco produttiva fino a questo momento e dare qualche stimolo in più ad atleti che non stanno attraversando un momento positivo . La Viola, con il Bisceglie, ha segnato 50 punti con i titolari, 14 con le riserve:per una squadra che punta alla promozione sono numeri troppo sbilanciati. L’ex allenatore dell’Audax ha deciso di dare tanti minuti alla coppia Ingrosso-Agosta chesembra la migliore combinazione nel reparto lunghi anche perché Ingrosso può spostarsi lontano dal canestro lasciando spazio ai movimenti di Agosta mentre, in difesa, l’ex senese da l’impressione di avere buoni piedi per difendere e coprire gli spazi in aiuto quando i piccoli vengono battuti nell’uno contro uno ed Agosta potrebbe dedicarsi al lavoro a rimbalzo. E’ stata spesso usata tanto anche la formula del doppio playmaker che dà ritmo e punti facili in transizione come è successo nell’ultimo periodo di domenica. Questa squadra non ha un giocatore che fa il gioco interno in questo momento; l’unico che si faceva sentire con il gioco in penetrazione era Coronini e non è un caso che il calo di rendimento c’è stato dopo il suo infortunio ma, stando alle ultime notizie, l’ex bergamasco potrebbe tornare a breve. Sono state date anche delle gerarchie nel senso che ogni squadra ha uomini che si prendono più tiri degli altri: le grandi vittorie arrivano con una chimica di gioco formata dai grandi realizzatori e dagli specialisti ed, a Gennaio, in questa Viola sembrava che tutti volessero fare tutto quando invece si sta cercando adesso di distribuire responsabilità e competenze. I risultati importanti si ottengono anche con chi fa solo i blocchi, con chi difende e chi prende rimbalzi. E’ chiaro che si deve fare un salto di qualità nell’intensità soprattutto in difesa ma il DNA di alcuni giocatori non sembra facilitare il lavoro dello staff tecnico che però dovrà occuparsidell’atteggiamento e sul lavoro sul tagliafuori. E poi, un allenatore che ha fatto la storia di questo sport diceva che vince chi recupera più palle vaganti. La viola in questo senso ha perso spesso in questo fondamentale , sintomo di poca aggressività ed è quello a cui non vuole più assistere lo staff tecnico e c’è da dire che già ci sono state le prime risposte positive. A gennaio, la squadra è stata rivoluzionata in campo ed in panchina ed ora cominciato a vedersi i frutti del lavoro del giovane allenatore reggino che sta plasmando questa squadra che ancora può dire la sua nella lotta per la promozione in serie A Dilettanti.