È caccia aperta al killer di Tolosa

Una vera e propria caccia all’uomo di dimensioni mai viste in Francia, è partita nel tentativo di catturare il killer autore della strage di Tolosa. Nel sud-ovest del paese le forze di polizia tentato di ricostruire le fasi dell’attentato alla scuola ebraica, in cui hanno perso la vita 4 persone, rispettivamente Jonathan Sandler, insegnante di religione, i suoi figli Gabriel e Arieh, di 4 e 5 anni, più quello di Myriam Monsonego, 7 anni, figlia del rabbino e direttore della scuola Ozar Hatorah. Nella giornata di ieri tutte le scuole transalpine hanno rispettato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’atto terroristico. La cerimonia di commemorazione è avvenuta alle 11 di ieri mattina nel cortile del Capitole, il Campidoglio di Tolosa, alla presenza del presidente Nicolas Sarkozy. Il presidente ha ribadito l’impegno straordinario delle forze di polizia e del governo, per prendere gli autori di un atto così crudele e violento. I corpi delle vittime sono stati trasferiti attorno a mezzogiorno all’aeroporto di Tolosa e imbarcati su un Transall C-160 di stato che prima si è diretto su Parigi. Dalla capitale poi, le salme sono partite per Gerusalemme, dove i funerali sono in programma nella giornata di oggi. Secondo la stampa francese, un team speciale di 14 poliziotti, agli ordini diretti del ministro dell’Interno (il quale rimarrà a Tolosa su indicazione di Sarkozy) avrà carta bianca dal punto di vista investigativo. La missione di questi agenti, quella di setacciare ogni traccia, ogni piccolo indizio che possa portare all’identificazione del terrorista, senza tralasciare nulla. Altre indiscrezioni che stanno preoccupando gli specialisti anti-terrorismo francesi, una telecamera attaccata ad una tracolla, che avrebbe filmato tutto l’accaduto. Questo fa pensare che l’uomo che ha compiuto la strage abbia agito in maniera fredda e pianificata a monte. Purtroppo però al momento  in mano agli inquirenti c’è poco: i filmati della videosorveglianza della scuola, che danno qualche indicazione sulla corporatura, il modo di camminare e lo scooter utilizzato. Su quest’ultimo particolare (uno Yamaha T-max 500 cc) resta in piedi l’interrogativo sul colore: sarebbe lo stesso rubato ad inizio marzo e utilizzato per gli agguati ai militari, ma in quei casi era nero, alla scuola era di colore bianco.

Salvatore Borruto

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