Monti non vuole un Governo che “tiri a campare”

Il Primo Ministro italiano in visita a Seul si è intrattenuto nella solita conferenza stampa di fine incontro per esporre quanto di buono è stato deciso durante i sui incontri asiatici. I temi trattati negli incontri sono stati molteplici dai mercati internazionali ai negoziati per liberare i due Marò in India, tuttavia i giornalisti hanno atteso che Monti parlasse riguardo la riforma del lavoro appena varata in Italia e che tanto sta facendo discutere, specie in casa PD. Il professore ha tenuto a precisare che il governo tecnico è stato chiamato appositamente per cambiare il paese ammodernarlo e metterlo in corsa con le migliori economie mondiali . L’impopolarità dell’esecutivo presso i cittadini italiani non deve preoccupare poiché il governo attuale non è nato dal consenso degli elettori bensì da accordi tra i politici, che resisi conto di non poter ottemperare al loro mandato hanno conferito poteri straordinari a personaggi da loro stessi designati. Il governo tecnico lascerà il suo mandato solo se si renderà conto che il paese non è pronto ad affrontare quanto deve assolutamente fare per ricominciare a crescere economicamente, il governo tecnico non ha l’obbligo di arrivare sino al 2013. Chiarito questo punto, Mario Monti, con il solito tono pacato che lo contraddistingue ha rassicurato i presenti che il governo tecnico continuerà per la sua strada .

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.