Marò accolto il ricorso italiano

Buone notizie in arrivo dall’India. Il ricorso presentato dalle autorità italiane alla Corte Suprema di New Delhi per l’incostituzionalità dell’arresto dei due marò ha avuto esito positivo. Le obiezioni dell’Italia sull’illegalità della detenzione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (in carcere ormai da diverso tempo) sono stare accolte, e questo sembrerebbe una buona base di partenza per una eventuale scarcerazione di militari. Da sempre l’Italia ha sostenuto che i due Marò stavano svolgendo servizio anti-pirateria a bordo della Enrico Lexie, e che l’incidente in cui hanno perso la vita i pescatori indiani sia avvenuto in acque internazionali. Questo dunque potrebbe essere un punto di svolta nella ingarbugliatissima vicenda. Infatti la Corte ha chiesto al governo indiano e allo stato del Kerala di comparire nella prossima udienza dell’8 maggio per esporre le proprie tesi accusatorie, facendo trapelare che le istanze italiane siano state quantomeno prese in considerazione in maniera seria. Tutto questo viene registrato dopo l’accordo sull’indennizzo ai familiari delle due vittime e l’eventualità della partenza a breve tempo della petroliera ancorata al largo di Kochi, facendo ben sperare in un possibile rilascio dei due militari e nella loro consegna alla giustizia italiana. Parallelamente, inoltre si intensifica anche l’azione della diplomazia italiana. Molto positivo il ministro degli Esteri Giulio Terzi: «Capisco le ragioni di entrambe le parti. Ho ascoltato la prospettiva italiana e auspico di poterla comunicare in modo appropriato, se può essere utile all’altra parte».

Salvatore Borruto

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