Timoshenko la Uefa non esclude il rinvio degli Europei

A poche settimane dall’inizio dell’Europeo di calcio in programma in Polonia e Ucraina, sale la tensione per il caso Timoshenko. La Uefa sta seguendo con molta attenzione l’evolversi della situazione politica e sociale in Ucraina e non esclude come “extrema ratio” l’ipotesi di rinviare gli Europei in programma quest’estate. A confermare la posizione del massimo organismo calcistico continentale Martin Kallen, direttore operativo dell’Uefa e responsabile in Ucraina dell’organizzazione del torneo: «Ci sarebbe solo una possibilità. Si potrebbe pensare di rinviare il torneo ad un altro anno». La situazione per adesso appare molto incerta, e le pressioni per scarcerare l’ex leader della rivoluzione arancione cominciano a diventare molto pesanti. La stessa cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto sapere che: «diserterò il torneo calcistico per protesta». Sulla stessa lunghezza d’onda  il ministro dello Sport italiano, Piero Gnudi: «Quando vengono violati i diritti soggettivi e i principi democratici lo sport non può voltarsi dall’altra parte». Molto più cauta la posizione della Figc: «Il calcio aiuterà a far parlare del caso di Iulia Timoshenko: è sempre così, in occasione dei grandi eventi sportivi si accendono i riflettori anche sulle tematiche sociali dei Paesi che li ospitano». Molto preoccupato il ministro degli Esteri Giulio Terzi: «definisco assolutamente inconcepibile e inaccettabile il trattamento riservato alla Timoshenko, che appare sofferente in modo così chiaro». Staremo a vedere come andrà a finire, anche se appare chiaro che Euro 2012 sarà uno strumento fortissimo di pressione sul governo ucraino, in chiave diritti umani e della persona. Per adesso il boicottaggio appare una cosa molto remota, anche se Berlino pare faccia sul serio.

Salvatore Borruto

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