Nato: vicini alla Turchia

Clima teso in Medio oriente. Dopo il duro attacco subito dalla Turchia, con l’abbattimento di un aereo militare da parte della contraerea di Damasco, la Nato ha espresso la propria posizione in proposito. Così il segretario generale Anders Fogh Rasmussen: «La sicurezza dell’Alleanza è indivisibile. Siamo vicini alla Turchia», e ancora ha continuato il presidente durante il summit del Patto Atlantico in corso a Bruxelles: «Mi aspetto comunque che Damasco faccia tutto il possibile per evitare simili eventi nel futuro». Anche la Casa Bianca ha mostrato la propria vicinanza alla Turchia attraverso le dichiarazioni di Jay Carney, portavoce del presidente: «E’ inaccettabile. Gli Stati Uniti lavoreranno con la Turchia perché Assad sia considerato responsabile». Molto netta la posizione del premier turco Erdogan. Nella mattinata di ieri parlando al Parlamento ha espresso tutta la propria determinazione nei confronti degli abusi siriani: «La Turchia risponderà a ogni violazione del confine con la Siria. L’attuale amministrazione siriana è un regime tirannico che uccide il suo stesso popolo e ha perso ogni legittimità. La nostra razionalità, non deve essere presa per un segno di debolezza, perché Ankara è dalla parte della ragione e l’aereo è stato abbattuto nello spazio aereo internazionale». Il premier durante il proprio discorso ha ribadito, tra gli applausi che: «La Turchia, non cadrà nell’imboscata dei provocatori della guerra. Tutti devono sapere che la nostra amicizia è preziosa ma che la collera della Turchia può essere terribile. L’abbattimento dell’aereo non rimarrà senza risposta. E’ stato un atto ostile, odioso e criminoso. Non abbiamo ricevuto un solo avvertimento, una sola nota dalla Siria per la violazione del suo spazio aereo. Hanno agito senza avvertire nessuno. Inoltre dal primo gennaio scorso a oggi, lo spazio aereo turco è stato violato 114 volte da diversi aerei. In cinque casi è stato invaso da elicotteri siriani».

Salvatore Borruto

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