Pedà: «la città metropolitana è un’occasione irripetibile, cessi la campagna denigratoria verso Reggio Calabria».

 

Giuseppe Pedà

Le opportunità derivanti dal riconoscimento della città metropolitana sono un’occasione irripetibile per il territorio reggino. Sarebbe delittuoso non coglierle, soprattutto in un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo affrontando. Per farlo è anche necessario che cessi la campagna denigratoria, iniziata mesi fa, nei confronti della classe politica, imprenditoriale e sociale reggina e che il clima in città torni sereno, in modo da consentire agli amministratori di continuare a guidare con competenza , così come il sindaco Arena con la sua Giunta sta già facendo, i processi economici in atto e riuscire a dare una boccata d’ossigeno a cittadini, imprenditori e commercianti che vivono un momento di grande difficoltà e sofferenza. I fondi destinati alla città metropolitana reggina potrebbero servire a rilanciare ad esempio il commercio che ha visto negli anni passati momenti di grande vigore e di sviluppo anche dei pubblici esercizi, con la lungimirante chiusura al traffico del Corso Garibaldi che grazie all’isola pedonale permanente è diventato un centro commerciale all’aperto tra i più belli e funzionali d’Italia, con opere infrastrutturali uniche come il tapis roulant. La città metropolitana sarebbe una grande occasione anche per il rilancio del turismo, basti pensare al potenziamento del Tito Minniti, alle nuove sinergie create con l’Alitalia e con diverse compagnie low cost e all’autostrada i cui lavori di ammodernamento stanno finalmente per terminare. In quest’ottica è davvero incoraggiante che quasi 400 persone, tra professionisti, imprenditori, professori , rappresentanti delle associazioni e comuni cittadini abbiano deciso di sottoscrivere un manifesto in cui si denuncia la “strategia denigratoria” messa in atto contro la città. Quelle firme dimostrano che c’è un’altra Reggio Calabria e che esiste una città viva, produttiva, con cittadini che non hanno paura di esporsi in prima persona. L’encomiabile e sacrosanta lotta contro l’illegalità deve andare avanti e deve essere sostenuta con tutti i mezzi, ma è necessario che non si criminalizzi un’intera classe dirigente che da anni si batte per il bene della città con risultati di grande rilievo.

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