Il PD presenta le sue liste, Bersani parla di rivoluzione nei candidati perchè il 40% dei capilista saranno donne, in ogni caso l’età media si è abbassata notevolmente, alcuni dei vecchi personaggi sono stati però ripescati. La corrente dei renziani ne viene fuori un pò ridimensionata poiché il sindaco di Firenze è riuscito a piazzare soltanto alcuni dei suoi fedelissimi.
Mario Monti, a suo dire, fu costretto ad aumentare le tasse perchè messo con le spalle al muro, dalla situazione vigente e dal governo a lui precedente. Il professore specifica che l’IMU è stata una tassa creata dall’esecutivo Berlusconi. Adesso che è candidato pensa ad una diminuzione della tassazione per i cittadini che invece quando stava al governo, soltanto qualche decina di giorni fa, incredibilmente non prevedeva nel breve periodo.
Il suo stretto alleato Casini attacca a viso aperto Berlusconi additandolo come candidato impresentabile del quale i suoi sostenitori si vergognano e invitando sfacciatamente quest’ultimi a cambiare la loro preferenza e a destinarla al suo movimento.
Silvio Berlusconi, che adesso ha l’appoggio della Lega Nord, dovrà risolvere l’enigma dell’eventuale leader della coalizione, ancora in bilico tra Alfano e Tremonti. Il cavaliere ospitato nella trasmissione della nota giornalista Lilli Gruber si dimostra quanto mai combattivo e preparato a rispondere alle insidiose domande volte a metterne in luce più le sue eventuali negligenze.
Il leader del PDL ha come sempre usato a suo vantaggio dati e cifre per smontare quelle che lui stesso chiama processi mediatici usati per screditarlo. Implica l’aggravarsi della crisi all’incapacità del governo Monti definito dal presidente di Confindustria di dilettanti allo sbaraglio. Per la prima volta fa notare il reddito sommerso nel computo totale del reddito del Paese. Primo passo da farsi una volta vinte le elezioni sarebbe quello della riforma costituzionale.
